Mourinho specialista in fallimenti: ecco quanto ha guadagnato dagli esoneri

ROMA -  Allenatori tra i più vincenti del nuovo millennio e anche tra i più pagati, José Mourinho fa sempre parlare di sè anche quando non allena. E' dei giorni scorsi la notizia della sostanziosa buonuscita elargitagli dal Manchester United in seguito all'esonero avvenuto lo scorso dicembre dopo la sconfitta per 3-1 ad Anfield Road contro il Liverpool con conseguente avvicendamento in panchina con Solskjaer. Per l'interruzione anticipata del contratto in essere con i Red Devils, Mourinho ha incassato la modica cifra di 22 milioni di euro, somma resa nota dallo stesso United nella presentazione dei dati di bilancio trimestrali. Il tecnico dividerà la buonuscita con i collaboratori dello staff tecnico. Quello con lo United non è stato il primo esonero in carriera per l'ex allenatore dell'Inter che si è arricchito anche dopo la fine delle esperienze in panchina con Chelsea e Real Madrid. 

Inter, quanti flop dopo Mourinho

Dopo aver riportato il Chelsea in vetta al calcio inglese con due vittorie in Premier League, Mourinho viene esonerato da Abramovich il 20 settembre 2007 dopo un pareggio in Champions League contro il Rosenborg a Stamford Bridge. Non fu quella l'unica esperienza dello Special One sulla panchina dei londinesi. Richiamato nel 2013,  Mou vince di nuovo il campionato ma viene esonerato nel dicembre 2015. Dalla doppia rescissione con il Chelsea, Mourinho ha incassato circa 30 milioni di sterline (23 nel 2007 e 8 nel 2015), l'equivalente di 34 milioni di euro. 

Nel 2013, si è conclusa anticipatamente l'esperienza di Mourinho al Real Madrid, squadra nella quale il portoghese era approdato dopo il Triplete con l'Inter. Con i Blancos, il portoghese vince una Liga, una Coppa e una Supercoppa di Spagna. Per liberare anticipatamente Mourinho e sostituirlo con Carlo Ancelotti, Perez ha pagato al portoghese, 17 milioni di sterline, circa 19 milioni di euro.