Bayern, Heynckes si presenta: «Il cane mi ha convinto a tornare»

Nella conferenza stampa di presentazione il sostituto di Ancelotti ha svelato un curioso aneddoto familiare
Bayern, Heynckes si presenta: «Il cane mi ha convinto a tornare»
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ROMA - «Stavo valutando con la mia famiglia se tornare o meno. Ho parlato con mia moglie Iris e mia figlia Kerstin, poi Cando ha abbaiato due volte e ho capito che dovevo accettare». Il retroscena raccontato da Jupp Heynckes durante la conferenza stampa di presentazione del suo quarto mandato ha generato grande ilarità. Nelle ore dell'incertezza rispetto al ritorno in panchina, decisivo è stato quindi il suo cane, un pastore tedesco di di 12 anni e 4 mesi che non dovrebbe seguirlo a Monaco.

199 ANNI IN TRE - Il Bayern volta pagina schierando un gotha da 199 anni in tre: al fianco all'allenatore 72enne infatti si sono presentati anche Uli Hoeness e Karl-Heinz Rummenigge. Heynckes è sicuro che il dato anagrafico non sia rilevante: «Alcuni sono vecchi a 45 anni, altri sono giovani a 70: questo è quello che conta. Il mio compito è semplificare la situazione, rallentare, calmare. E sono certo che la classe di questa squadra riemergerà, ho fiducia nel fatto che avrò successo. So come funziona il calcio e dove devo arrivare».

L'OMAGGIO A CARLO - Inevitabilmente il discorso è scivolato su Ancelotti, e Jupp ha speso parole al miele: «E' un gentiluomo e un grande allenatore». Poi ha parlato dei giocatori che intende rilanciare: «Conosco Vidal dai tempi del Bayer Leverkusen, dove ho allenato per due stagioni. Le mie idee su di lui sono estremamente positive. E lo stesso vale per James, nonostante non l'abbia ancora conosciuto personalmente. Non parla ancora tedesco, qui c'è una mentalità differente. Ma deve sapere che da me avrà sempre l'appoggio necessario. Quando torneranno dalle rispettive Nazionali parlerò con entrambi. Io amo i calciatori di talento».


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