Clásico, il Barça schianta il Real

Monologo del Barça, che s’impone al Santiago Bernabeu grazie a due reti per tempo. Messi parte dalla panchina e partecipa alla giocata del 4-0. Espulso Isco in un finale caratterizzato dalla rumorosa contestazione del pubblico di casa.
Clásico, il Barça schianta il Real© REUTERS
Andrea De Pauli
6 min

MADRID (SPAGNA) - Sontuosa esibizione del Barça, che rifila un disarmante poker al Real Madrid davanti allo choccato pubblico di casa. Nonostante la panchina iniziale del redivivo Leo Messi, i blaugrana dominano dall’inizio alla fine, grazie alla doppietta di Luis Suarez e alle reti di Neymar e di un Iniesta in versione extralusso. Dura contestazione del pubblico di casa al termine della gara.

MESSI PANCHINARO - Colpo d’occhio da urlo a qualche istante del fischio d’inizio, quando sulle gradinate di un Santiago Bernabéu più che blindato appare un’immensa bandiera francese, accompagnata da una toccante esecuzione della Marsigliese, in onore delle vittime di Parigi. Uno sguardo alle formazioni e Rafa Benitez conferma l’intenzione di giocarsela a viso aperto, anche a costo del sacrificio del prediletto uomo d’ordine Casemiro. Si rivede così l’assetto spericolato, con Modric, Kroos e James Rodriguez a supporto della BBC. Alla fine, infatti, oltre agli intoccabili Cristiano e Bale c’è anche Benzema, nonostante le ultime disavventure con la legge e una condizione fisica non proprio ideale. Nelle retrovie, regolarmente in campo anche l’altro convalescente Sergio Ramos, ancora dolorante alla spalla. Nel Barça il convalescente Leo Messi si accomoda prudenzialmente in panchina, per cedere il posto al camaleontico Sergi Roberto, che si piazza alto a destra. Per il resto, undici delle grandi occasioni, con la riapparizione dall’inizio di Rakitic, che lasciato alle spalle il problema al polpaccio, recupera il posto sulla mediana.

UNO DUE - Neanche un minuto di gioco e Sergio Ramos, in condizioni a dir poco approssimative, rifila il primo colpo proibito a Luis Suarez, che gli era sfuggito in mezzo al campo. Già nei primi scampoli, la sensazione è che il Barça sia padrone assoluto del campo e, al 7’, bussa per la prima volta alla porta di Keylor Navas, con un tiro a giro di Neymar. I padroni di casa rispondono con un improvviso contropiede di Cristiano Ronaldo, che si fa beffe di Mascherano, prima di spara verso Claudio Bravo, che non si fa sorprendere. A spegnere fin da subito le illusioni della cattedrale blanca ci pensa Luis Suarez, che imbeccato dall’ottimo Sergi Roberto trafigge con un perfetto diagonale il portiere di Costa Rica. Gioia incontrollabile per il centravanti sudamericano, che poco più di un anno fa debuttava con la casacca blaugrana proprio su questo palcoscenico. L’idillio sarebbe perfetto per i catalani, se non dovessero rinunciare, poco dopo, a Mascherano, colpito duro da James. Il Jefecito, prova a stringere i denti, ma poco dopo si vede costretto a cedere il posto a Mathieu. Nessun problema, comunque, per i ragazzi di Luis Enrique, visto che la palla è costantemente tra i loro piedi. Prima dello scoccare del 40’, poi, sale in cattedra un illuminato Andres Iniesta, che riceve palla dopo un break di Suarez e ispira Neymar, che riceve sul filo del fuorigioco per poi infilare Navas. 12º gol per il Pichichi del torneo. Proprio allo scadere il centravanti uruguaiano potrebbe calare il tris, ma spunta il provvidenziale Marcelo, che salva sulla linea. Sventola la pañuelada al Bernabeu, accompagnata dal grido Florentino dimisión!”.

STRAPPO - Il secondo tempo si apre con un tentativo di orgogliosa reazione dei balncos, che ci provano con un’iniziativa di Marcelo, seguita da un velenoso sinistro dal limite di James, deviato in angolo da Bravo. A frustrare sul nascere le illusioni merengues ci pensa l’immenso Iniesta, che spara un imprendibile destro all’incrocio dopo un elegante combinazione con Neymar, che si conclude con un elegante assist di tacco. Il Real barcolla paurosamente e Luis Suarez coglie, poco dopo, l’esterno della rete. Nonostante il vantaggio, Luis Enrique rispetta il piano di partenza e realizza la prevista staffetta tra Rakitic e Messi, che non si vedeva in campo dallo scorso 26 settembre, giorno dell’infortunio al collaterale occorso nella sfida interna con il Las Palmas. CR7 avrebbe la palla per riaprire la partita, ma Bravo gli dice ancora no. Si conferma implacabile, invece, il Barça, con Luis Suarez che liberato da una combinazione tra la Pulce e Jordi Alba, supera con un tocco morbido Navas. 11ª rete liguera per il centravanti charrua. Lo stato d’animo dei blancos trova espressione, poco dopo, in un calcione di Isco all’imprendibile Neymar, che costa il rosso diretto alla talentuosa mezzapunta di Malaga. Con l’uomo in più, gli ospiti falliscono la manita con il subentrato Munir, che calcia fuori da pochi passi. Il Barça fugge a 6 punti dal Real.

@andydepauli

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