Caso Cherysev, Florentino difende il Real Madrid a spada tratta

La sanzione non è stata notificata, pertanto non poteva essere applicata. Questa la posizione del club, che non ne vuole sapere di una possibile esclusione immediata dalla Coppa del Re. Salve, per ora, le teste di Rafa Benitez e del team manager Chendo
Caso Cherysev, Florentino difende il Real Madrid a spada tratta© Getty Images
Andrea De Pauli
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MADRID (SPAGNA) - Altro che rassegnazione. Il Real Madrid promette battaglia e lo fa attraverso la viva voce di Florentino Perez, che in serata si è presentato davanti ai microfoni per spiegare la posizione ufficiale del club sul presunto irregolare utilizzo di Denis Cheryshev al Ramon Carranza di Cadice, in Coppa del Re, nonostante una vecchia squalifica, mai scontata, che il giocatore si era guadagnato, la scorsa stagione, quando indossava la casacca del Villarreal. “La sanzione di una giornata di squalifica per la somma di tre ammonizioni secondo noi non è mai stata effettiva, perché nessuno ha notificato la sanzione al giocatore, come specifica l’articolo 41, comma 1, del Codice disciplinare della Federazione. Si tratta di un principio essenziale e basico di tutto il diritto in generale”. Dopo il perentorio esordio, il presidentissimo merengues ribadisce il concetto. “Secondo quando ci ha detto Cheryshev, nessuno l’ha avvisato, né la Federazione, né il Villarreal. La sanzione, quindi, non può considerarsi effettiva”.

BENITEZ NON SI TOCCA - Nessuna responsabilità, né negligenza, quindi, per l’equivoco che ha portato all’utilizzo dell’attaccante russo. Questa la posizione del club, che nel caso in cui il Giudice sportivo, che delibererà nel primo pomeriggio di domani, optasse per l’estromissione immediata del Real dal torneo, promette di presentare ricorso. “Non ci sono i presupposti per una squalifica del Real, a nostro parere. Dovesse accadere, andremmo sicuramente in appello e, dovesse andarci male anche lì, chiederemo giustizia al TAS, perché c’è tutta una giurisprudenza che ci da ragione”. Non riconoscendo alcuna responsabilità, non dovrebbe saltare, nel breve periodo, nessuna testa, neppure quella del team manager Chendo, indicato dalla stampa iberica tra i principali responsabili, insieme a Rafa Benitez. “Ripeto, non c’è stata nessuna negligenza”. Qualcuno chiede conto dello stato d’animo dell’extecnico del Napoli, e il presidente ribadisce la sua piena fiducia. “Come tutti i madridisti è triste per quanto accaduto. Ma se non lo sapeva il giocatore, che era il diretto interessato, non vedo come potesse saperlo l’allenatore”. Almeno per ora, quindi, la panchina è al sicuro, nonostante la scomoda presenza di Zidane, attuale tecnico del Real Madrid Castilla, nella cittadella sportiva di Valdebebas. “Zinedine mi piace moltissimo. Mi entusiasmava come giocatore e lo fa pure ora come allenatore. Gli auguro il meglio e un giorno sarò felicissimo se potrò affidargli la squadra, ma abbiamo già un magnifico allenatore, che è Benitez. Lasciamolo lavorare in pace, come ho detto dopo il Clásico”. C’è tempo, infine, anche per una battuta su Benzema, che ieri, davanti alle telecamere della tv nazionale francese, ha detto la sua sul sexy scandalo Valbuena. “Credo che a Karim bisogna riconoscere la presunzione di innocenza, come ha fatto Sarkozy. Che si parli dopo la decisione dei giudici”.

@andydepauli

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