Coppa del Re, Barcellona imbattuto finalista

Con il pareggio ottenuto a Valencia, i blaugrana conquistano la finalissima del torneo dedicato a Sua Maestà senza conoscere la parola sconfitta. Villanovense, Espanyol e Athletic Bilbao le squadre eliminate in precedenza dai catalani, attraverso un pari e cinque vittorie. E la striscia positiva tocca quota 29 partite.
Coppa del Re, Barcellona imbattuto finalista© EPA
Andrea De Pauli
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VALENCIA (SPAGNA) - Come ampiamente annunciato dal 7-0 del Camp Nou, il Barcellona disputerà nuovamente la finalissima di Coppa del Re. I blaugrana, con un undici rivoluzionario, escono imbattuti anche dal Mestalla, dove il canterano Kaptoum risponde al vantaggio iniziale di Negredo.

ESPERIMENTI - Già in tasca la qualificazione alla finalissima del prossimo 21 maggio, Luis Enrique approfitta della serata valenciana per sperimentare un paio di soluzioni a dir poco innovative. Rimasti direttamente a Barcellona i vari Luis Suarez, Neymar e il convalescente Messi, reduce dal microintervento che dovrebbe averlo liberato, una volta per tutte, dal calcolo renale che lo tormentava dallo scorso dicembre, l’ex tecnico della Roma scommette su una difesa a tre, con il centrale Vermaelen che, in fase d’impostazione, si stacca dai compagni Bartra e Mathieu per dare il via alla giocata. Più avanti, invece, è tutta da studiare la posizione di Rakitic, che galleggia tra la la trequarti e la linea d’attacco, completata da Sandro e Munir. Il disperato Gary Neville risponde con un 4-2-3-1 piuttosto scolastico, con i giocatori visibilmente preoccupati dal non perdere mai la posizione. Tra i più motivati, il terminale offensivo Negredo, protagonista di una stagione a dir poco controversa.

SQUILLO NEGREDO - Il più attivo, sul versante balugrana, è Munir, che dopo appena una manciata di minuti prova a staccare Guidetti e i compagni Luis Suarez e Messi, con cui condivide la vetta della classifica marcatori del torneo, a quota 5 reti, con una botta da fuori area che sorvola la traversa. Sorte identica per il tentativo successivo di Rakitic e per la replica dello stesso Munir, che conclude malamente, al termine di una pregevole serpentina al limite dell’area. Decisamente più pericolosi i padroni di casa, a cui nega il possibile vantaggio, a metà frazione, l’ex Mathieu, che spunta all’ultimo per togliere dai piedi di Santi Mina una palla ghiottissima passata in orizzontale da Piatti. Qualche istante e ci prova anche il diciassettenne Villalba, dalla lunga distanza. Lo sparuto manipolo di tifosi locali presenti al Mestalla può finalmente festeggiare allo scoccare del 40’, quando Negredo, lanciato in verticale, vince un fortunoso rimpallo con Ter Stegen, che gli permette d’insaccare nella porta sguarnita. Quinto centro nel torneo anche per l’ex Manchester City. Il Barça risponde con un colpo di testa fuori dallo specchio del solito Munir.

IMBATTIBILI - Forte del vantaggio, il Valencia che si ripresenta in campo nella ripresa pare molto più fluido rispetto all’undici contratto del primo tempo, anche se continua a faticare parecchio a confezionare azioni degne di questo nome. I pericoli maggiori, così, Ter Stegen li vive dalle situazioni a palla ferma, quando deve impegnarsi per neutralizzare le esecuzioni di Piatti e, soprattutto, di Danilo Barbosa. Gary Neville, a gara in corso, si gioca le carte Bakkali, Iban e Andres Gomes, oggetto dei desideri del Napoli. Luis Enrique risponde con Douglas, Camara e Kaptoum. Proprio quest’ultimo, nel finale, trova il piattone che fissa il definitivo 1-1 e permette al Barça di prolungare a 29 partite la striscia di gare senza conoscere la parola sconfitta. Catalani in finale. Ora tocca rispondere all’appuntamento al Siviglia, che nella semifinale del giovedì sera riparte dal 4-0 del Sanchez Pizjuan. Solo un miracolo potrebbe garantire al Celta l’incredibile remontada di Balaidos.

@andydepauli

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