MADRID (Spagna) - Il rapporto con Benitez non è mai stato idilliaco e Cristiano Ronaldo, quando può, non le manda a dire. «Si può sempre imparare dagli allenatori. Ma certe cose no, non si possono insegnare. Mi diceva come dovevo colpire la palla – ha dichiarato a ‘La Sexta’ il fuoriclasse del Real – e altre robe del genere. Che dovevo dire? Grazie e basta…».
CR7, dopo la frecciata a Rafa, ha anche chiarito le voci sul proprio futuro: «Ho intenzione di giocare con questa maglia fino alla pensione, ancora 15 anni, fino ai 40 o giù di lì – ha continuato, ridendo, perché i conti non sono esatti -. Vedremo se rinnoverò a fine stagione, sarebbe un atto intelligente da parte del club. Voglio restare qui, ci sono stati momenti belli e momenti brutti. Ma sono felice, questa è la società più importante al mondo».
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NUOVO CORSO – Con Zidane è tornato il sorriso. «È un tipo sveglio e molto professionale, non parla molto. Il mio desiderio è che vinca la sua prima Champions da allenatore e che resti anche per le prossime stagioni». Sabato è il grande giorno, è in programma l’ultimo atto del torneo contro l’Atletico: «Sto meglio adesso di due anni fa, ma non sono al top per la finale. È colpa mia perché mi piace giocare sempre, devo imparare a dosare meglio le energie e fermarmi ogni tanto. Lo farò con il tempo…».
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