Mario Suarez: «Simeone non mi lasciò andare all’Inter»

L'ex centrocampista della Fiorentina, autore della doppietta che ha regalato ieri il primo successo al nuovo Valencia di Prandelli, ha rivelato un retroscena della sua controversa relazione con il Cholo, che gli costò il mancato passaggio ai nerazzurri
Mario Suarez: «Simeone non mi lasciò andare all’Inter»© EPA
Andrea De Pauli
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BARCELLONA (SPAGNA) - A poche ore dalla doppietta del Molinon di Gijon che ha regalato a Cesare Prandelli il primo successo in coincidenza con il debutto sulla panchina del Valencia, l’ex Fiorentina Mario Suarez è stato intercettato dai microfoni del popolare programma radiofonico Tiempo de juego, trasmesso da Cadena Cope, e ha rivelato che nel gennaio del 2015 fu niente meno che Diego Pablo Simeone a far saltare il suo passaggio all’Inter, quando la trattativa era orami giunta a una fase più che avanzata. A quanto sembra, i nerazzurri allenati allora da Roberto Mancini avevano messo sul piatto una decina di milioni, tra prestito e obbligo d’acquisto a fine stagione. “Avevo deciso di lasciare l’Atletico, perché mi ero reso conto che ogni volta che riuscivo a giocare con una certa continuità mi arriva la chiamata della Nazionale”, la confessione del centrocampista. “Visto che a Madrid non giocavo più così spesso, pensai seriamente di accettare la proposta dell’Inter, ma il Cholo non mi permise di andarmene. Riprese a schierarmi per convincermi, ma una volta chiusa la finestra invernale non giocai più”. Partenza che fu rimandata all’estate successiva, anche se cambiò la destinazione: non più Milano, ma Firenze.

PACE - La relazione con il tecnico argentino, così, si guastò. “C’erano cose del Cholo che non mi piacevano, ma sicuramente ci saranno stati aspetti miei che non piacevano troppo neppure a lui”, la candida constatazione di Mario Suarez. “Nonostante questo, ammetto che è stato il miglior allenatore con cui ho lavorato. Ho imparato moltissimo da lui e, tutto sommato, serbo un buon ricordo di quell’esperienza. La nostra relazione ora è ottima. Quando ho firmato per il Valencia è stato tra i primi a inviarmi un messaggio di congratulazioni”.

PRANDELLI - Non poteva partire meglio, invece, la nuova avventura agli ordini di Prandelli, aperta dalla doppietta allo Sporting Gijon che ha garantito l’immediato successo al tecnico di Orzinuovi alla prima sulla panchina levantina. “Prandelli è felicissimo qui. Mi ha colpito, perché quando sono corso verso di lui dopo il secondo gol, era già tutto intento a dare indicazioni. È un allenatore molto serio”. Nonostante la gioia per i 3 punti appena conquistati, l’exviola preferisce mantenere i piedi ben piantati nel suolo. “Sappiamo che non abbiamo ancora fatto niente e che dobbiamo cercare di dare continuità. Il club è reduce da un anno complicato e la stagione è cominciata malissimo, con quattro sconfitte. Ora tocca lavorare e lavorare, perché la qualità non ci manca”.

@andydepauli

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