© EPAGIRONA (SPAGNA) - Ennesima prova d’orgoglio per l’Atletico Madrid, che sotto di due reti e con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Griezmann, evita la sconfitta allo Stadi Montolivi, contro la cenerentola Girona, al debutto assoluto in Primera Division. Profonda delusione per la neopromossa e, soprattutto, per l‘ex Reggina Christian Stuani, che già si pregustava una serata da protagonista assoluto, in virtù della doppietta, concentrata in appena due minuti, che aveva illuso i catalani.
DISASTRO - Nelle fila dell’Atletico, che non ha potuto rafforzarsi nel corso dell’estate a causa della sanzione Fifa che gli impedisce di tesserare nuovi effettivi fino allo scoccare dell’anno nuovo, mancano pure gli infortunati Felipe Luis e Gameiro e i due squalificati Godin e Thomas, ma nessuno poteva immaginarsi di vedere i colchoneros sotto di due gol poco prima della mezz’ora del primo tempo. Merito di uno scatenato Christian Stuani, che tra il 23’ e il 25’ s’inventa due capocciate vincenti in mezzo alla colpevole retroguardia dei madrileni. A mantenere in vita i ragazzi del Cholo, poi, è solo il miglior Oblak, che toglie dalla linea una conlcusione di Portu.
REAZIONE - Nella ripresa, se possibile, la situazione si fa ancora più drammatica per l’Atleti, che appena varcato il 20’ si ritrova addirittura in dieci. Colpa del nervosissimo Griezmann, che immediatamente dopo essersi guadagnato un cartellino giallo per una simulazione, si fa scappare una parola di troppo con il direttore di gara, che non esita a sventolare il rosso. Pare finita, ma sale in cattedra Correa, che dimezza lo svantaggio con una grande conclusione al termine di un’azione irresistibile. A cinque minuti dal termine, poi, ecco il pareggio di Gimenez, che insacca di testa sugli sviluppi di una punizione calciata da Koke. Punto d’oro per i colchoneros. Nel primo anticipo del sabato, pirotecnica vittoria corsara della Real Sociedad contro il Celta. A Balaidos, la doppietta del nuovo acquisto Maxi Gonzales non basta ai locali, sconfitti dalle reti di Oyarzabal, Juanmi e Willian José.