Barcellona, dramma Rosell: «La sua famiglia non ha i soldi per mangiare»

L'allarme dell'avvocato dell'ex presidente blaugrana, in carcere da sei mesi per riciclaggio: «Gli hanno pignorato tutto»
Barcellona, dramma Rosell: «La sua famiglia non ha i soldi per mangiare»
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ROMA - Dalle stelle alle stalle. Sandro Rosell, ex presidente del Barcellona dal 2010 al 2014, sta vivendo un vero e proprio dramma. L’imprenditore spagnolo si trova in carcere da sei mesi con l’accusa di riciclaggio di denaro sporco collegato all’acquisto di diritti televisivi su alcune partite della nazionale di calcio brasiliana. «La sua famiglia non ha più i soldi per mangiare – la dichiarazione shock del suo avvocato alla radio catalana RAC1 -. Hanno pignorato tutto. Vivono della carità del resto della famiglia. Che Rosell sia in carcere è una perversione del sistema giudiziario e un abuso dell’istituto della carcerazione preventiva. Dov’è la presunzione di innocenza? È deprecabile. Ci sono mille formule prima della carcerazione per evitare la fuga, l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Potrebbero ritirare a Rosell il passaporto, potrebbero mettergli un dispositivo elettronico. Tutto tranne il carcere, è assolutamente ingiusto». 

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