© EPAMADRID - Se questo passerà alla storia come il Real Madrid di Zidane come lo è stato il Barcellona di Guardiola o l'Atletico di Simeone, è ancora presto per dirlo. Zizou incassa l'elogio del "New York Times" ma vola basso perché "non si può ancora parlare di Real di Zidane, servono anni. Che sto bene qui, che mi piace quello che faccio, che sono stati due anni e mezzo buoni sì, si può dire, ma aspettiamo prima di parlare del Real di Zidane. Serve più tempo. Questo significa che resto? Non significa nulla, io lo dico sempre che voglio rimanere ma oggi conta finire bene la stagione, quello che mi interessa è fare bene adesso". La testa del tecnico francese è alla partita di domani col Leganes perché in campionato "il nostro obiettivo è fare punti e prenderci il secondo posto, abbiamo cinque partite da qui alla fine e vogliamo fare del nostro meglio".
Out Carvajal e Isco, che quasi certamente si perderanno il ritorno col Bayern: "Dà fastidio perdere due giocatori ma non possiamo farci nulla. Di sicuro non correremo rischi, va in campo solo chi è al 100%". A proposito di Bayern, mercoledì sono rimasti fuori dall'undici iniziale Benzema e Bale, descritti come sempre più scontenti delle rispettive situazioni e che a fine stagione potrebbero decidere di cambiare aria. "Abbiamo bisogno di Benzema e Bale e farò tutto il possibile perché non si facciano condizionare da quello che si dice fuori. So che tutti vogliono giocare ma questo non è compatibile con quello che voglio fare con i giocatori. Il Real, poi, non ha mai fatto rivoluzioni, le cose si fanno con testa e calma. Ma comunque non guardiamo per ora al futuro e pensiamo a finire questa stagione".
Indifferente verso un Barça che si avvia all'accoppiata Liga-Coppa del Re ("Meglio il doblete o la Champions? Tutto ha valore, non posso scegliere. Noi possiamo vincere solo la Champions"), Zizou rende poi omaggio a un rivale come Andres Iniesta, che oggi ha ufficializzato il suo addio al Barcellona a fine stagione: "è difficile vedere un giocatore andare via, non lo vedo come uno del Barça ma come un calciatore straordinario, che va al di là della rivalità fra Barcellona e Real. Mi piacciono quelle persone che fanno tutto in campo e fuori sono tranquille, gli auguro il meglio". (ha collaborato Italpress)