© AFPSVALENCIA (SPAGNA) - Solo un pari per uno sfiancato Atletico Madrid, che a Valencia finisce per pagare lo sforzo extra di Ferragosto, quando si è imposto solo ai supplementari sui cugini del Real in Supercoppa europea. Colchoneros avanti, nel primo tempo, con Angel Correa. Alla distanza si rifanno sotto i levantini, che pareggiano con Rodrigo e sfiorano la vittoria nel finale.
ALLO SPECCHIO - In occasione del debutto del Mestalla, il Cholo si affida alla versione più spericolata del suo proverbiale 4-4-2, con i pungenti Angel Correa e Lemar a rifornire dalle fasce gli intoccabili Griezmann e Diego Costa. Il pragmatico Marcelino risponde con uno schema speculare, che contempla, tra gli altri, l’italiano Cristiano Piccini a percorrere la corsia destra, l’ex oggetto misterioso Geoffrey Kondogbia sulla mediana, e la coppia offensiva formata da Rodrigo e Santi Mina in avanti. L’ex colchonero Gameiro parte tra i rincalzi, insieme all’altro nuovo rinforzo offensivo, Batshuayi.
LAMPO CORREA - Il primo acuto della gara, allo scoccare del quarto d’ora, è dell’oggetto dei desideri del Real, Rodrigo, che sfiora la traversa con una paurosa botta dal limite. Immediata la replica di Diego Costa, che impegna severamente Neto, con un tiro insidioso al termine di una giocata personale. Al 26’ Angel Correa porta in vantaggio l’Atletico, ma la maggior parte del merito è di Griezmann, che galleggia al limite dell’area, prima d’inventarsi un assist in verticale da cineteca per l’argentino, che insacca da due passi. Diego Costa, prima dello scadere, sfiora il raddoppio, ma trova nuovamente la risposta del portiere brasiliano.
FIATO CORTO - La ripresa si apre con il centravanti ispano-brasiliano che arriva con colpevole ritardo su un centro di Angel Correa. A trovare la rete del pari è, invece, Rodrigo, che approfitta di un inusuale esitazione di Godin per trafiggere Oblak con una violenta volée. Colpo durissimo per i colchoneros, che paiono soffrire i supplementari di Tallin di mercoledì scorso. A salvare gli ospiti, al 20’, è il palo, che respinge una capocciata di Gabriel Paulista. Nel finale, poi, tocca a Oblak mettere una pezza sui due ultimi tentativi di Wass e Gameiro. È pareggio.