Pagina 10 | I 30 anni di Lionel Messi in 10 cose che non hai mai letto

ROMA - Lionel Messi è nato il 24 giugno 1987 e festeggia oggi i primi 30 anni della sua già straordinaria vita, coincisa con una finora già straordinaria carriera da calciatore, attualmente il più forte del pianeta insieme a Cristiano Ronaldo, certamente tra i primi 10 in ordine di grandezza per l'impatto avuto nella storia di questo sport ultracentenario: 5 Palloni d'oro, 4 volte la Scarpa d'oro, 4 Champions League, 3 Mondiali per club, 3 Supercoppe europee, 8 titoli spagnoli, 12 tra Supercoppe e Coppe di Spagna, un'Olimpiade, un Mondiale perso in finale. Un elenco parziale, per brevità, e tutto fatto con sole due maglie: Barcellona e Argentina.

Scopriamo 10 cose di Messi che probabilmente non avete ancora mai letto.


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— Leo Messi (@messi10stats) 24 giugno 2017

Messi, come ogni prodigio del calcio, ha stupito tutti sin da subito. L'allora direttore tecnico del Barcellona, Carles Rexach, rimase così impressionato dal talento mostrato da Leo a 13 anni, da voler sigillare subito l'affare, su un tovagliolo di carta. Quel tovagliolo ora è conservato, appeso a un muro, incorniciato.


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Si nasce campioni, ma non si nasce famosi. Quando l'Argentina convocò per la prima volta Messi, nella Seleccion Under 20, non erano tutti ancora certi del nome del ragazzo, che venne convocato come Leonel Mecci.


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Nella sua prima partita con la selezione maggiore della sua nazionale Albiceleste, il 17 agosto 2005, Messi entrò al 19' della ripresa in un'amichevole contro l'Ungheria e dopo soli 43 secondi venne espulso per comportamento violento. Aveva compiuto 18 anni appena da un paio di mesi. Qui sopra il video.


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Nel febbraio 2013 un dizionario di lingua spagnola, Santillana, ha aggiunto un aggettivo nel suo testo: "inmessionante", ossia una perfetta capacità di giocare al calcio e di migliorarsi continuamente, ed essere forse il giocatore migliore di tutti i tempi. Questo onore, essere diventato un vocabolo, Messi lo condivide con Zlatan Ibrahimovic.


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Fateci caso: Messi, nelle foto di squadra, si è spesso visto a lato, a destra di tutti, in piedi ma in realtà con la schiena un po' in avanti. Il motivo risponde semplicemente a un antico complesso di inferiorità dell'argentino: Leo, già basso, prima di irrobustirsi era davvero molto più minuto dei suoi compagni, così ha iniziato ad utilizzare questa posizione a metà, per non mostrare la differenza di statura con i compagni.


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Quando arrivò al centro sportivo nelle giovanili del Barcellona, La Masia, Messi era un gran consumatore di Coca Cola (e simili); ma davvero tanto, al punto che i distributori di queste bevande dovettero essere rimossi dalla struttura, per evitare che il ragazzo appena 13enne ne abusasse.


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Mentre svolgeva la sua strabiliante trafila nelle giovanili del Barça, a Messi fu proposto di accettare una convocazione nella Spagna Under 20. L'argentino, ovviamente, rifiutò per amore verso la Seleccion. Qualcuno, più avanti, ha sollevato però il dubbio che forse, col senno di poi, avrebbe vinto più di quanto non abbia fatto con l'Argentina.


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Lionel è un ragazzo, ormai uomo, e un campione d'Argentina che nasce però da semi radicati in altri luoghi. La famiglia di suo padre arrivò in Argentina nel 1883 quando Angelo Messi si trasferì in Sudamerica dall'Italia. Sua madre invece è di origini libanesi. 


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Concittadini illustri di Lionel Messi? Uno su tutti: Ernesto Guevara, detto el Che, nato proprio a Rosario il 14 giugno 1928. «Quando vado in giro per il mondo, e vedo le magliette o le bandiere del 'Che' Guevara e di Maradona mi emoziono sempre», disse ad un giornale Leo, riportano fonti argentine. El Pibe de oro, mito di Lionel e d'Argentina, il Che l'ha proprio tatuato addosso.


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Questa, probabilmente, potreste averla già letta: il 30 giugno Messi sposerà la sua fidanzata storica Antonella Roccuzzo. Il matrimonio celebrerà un amore e soprattutto un rapporto lungo una vita: i due si conoscono infatti dall'età di 5 anni, essendo la famiglia di lei molto amica di quella di Leo. La relazione tra i due è comunque iniziata ufficialmente nel 2012.


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Concittadini illustri di Lionel Messi? Uno su tutti: Ernesto Guevara, detto el Che, nato proprio a Rosario il 14 giugno 1928. «Quando vado in giro per il mondo, e vedo le magliette o le bandiere del 'Che' Guevara e di Maradona mi emoziono sempre», disse ad un giornale Leo, riportano fonti argentine. El Pibe de oro, mito di Lionel e d'Argentina, il Che l'ha proprio tatuato addosso.


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