Rakitic: «Buffon, ti regalerei un Mondiale»

Il centrocampista del Barcellona ha confessato di essere molto arrabbiato perché l'azzurro non giocherà la sua sesta Coppa del Mondo: «Un vero peccato. E' un campione. Potessi gli cederei il mio posto»
Rakitic: «Buffon, ti regalerei un Mondiale»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
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TORINO  - Ivan Rakitic ha parlato della gara contro la Juventus di domani e si è detto convinto che Messi resterà al Barcellona anche se ancora manca la firma sul rinnovo del contratto.

Che incontro sarà quello di domani contro la Juventus?
«Ogni partita è importante e visto quanto teniamo a questa competizione dovremo far bene. Giochiamo ogni tre giorni e anche se non è facile tenere sempre alto il ritmo, sarà necessario giocare al top delle nostre possibilità».

Farete calcoli visto che vi basta un punto per essere sicuri del primo posto oppure proverete a vincere per cercare di eliminare la Juventus e restituirle il “favore” di qualche mese fa?
«Non sappiamo come andrà e dovremo essere realisti, sapere che tutte le gare sono importanti. Qualche mese fa potevamo eliminare la Juventus e invece siamo stati noi ed essere stati eliminati. Torneremo a giocare in uno stadio molto bello contro una squadra avversaria e pungeremo a vincere».

Con il gruppo che avete adesso potete puntare a vincere tutto oppure servono dei rinforzi come ha fatto capire Bartomeu?
«Per il momento non stiamo andando male, mi sembra… Per ora abbiamo fatto diverse partite, non 4-5 e alcune le abbiamo superate anche se erano difficile. Sono contento del rendimento che il Barcellona ha avuto finora. Possiamo andare avanti anche così, ambendo a tutti i titoli. A fine stagione vedremo dove saremo».

Dopo la sconfitta contro la Samp pensate di trovare una Juventus più arrabbiata? E’ un problema in più?
«Non credo. Abbiamo preparato bene la partita contro un’avversaria che ha sfiorato la vittoria della Champions lo scorso anno e alla quale nessuno ha regalato niente. Faremo il massimo per portare a casa i tre punti, migliorando le cose che non abbiamo fatto bene finora».

Quali errori commessi la scorsa stagione contro la Juve non dovrete ripetere domani?
«Lo scorso anno non è stato un caso che prima abbiamo fatto una brutta partita a Parigi e poi l’abbiamo ripetuta qui a Torino. Qui la presenza del pubblico si sente e un po’ ti condiziona, ma dobbiamo avere molta pazienza e stare attenti perché la Juve sa giocare questo tipo di partite, ha esperienza e qualità. Noi siamo reduci da una bella striscia di risultati di risultati e vogliamo andare avanti per arrivare in cima».

Perché non c’è ancora la foto di Messi che firma il rinnovo del contratto?
«Leo lo vedo come sempre e di questo argomento non abbiamo neppure parlato. Siamo fiduciosi e sappiamo che l’affetto che tutti hanno nei suoi confronti. Sono sicuro che resterà qua. Il suo nome fa parte dello stemma della squadra e non solo da adesso, ma da un po’ di tempo. Non posso dire che resterà al 100% e bisogna vedere quello che succederà. Quello che è accaduto con Neymar può accadere anche con altri. Capisco che i tifosi vorrebbero vedere la foto della firma e anche io la vorrei vedere perché spero di giocare con lui ancora 4-5 anni. Dobbiamo percorrere ancora molto cammino insieme e vincere ancora molto».

Non è strano che non ci sia ancora l’ufficialità del suo prolungamento?
«Io confido nel nostro presidente e in Leo che vuole restare con noi. Se lui dice che dobbiamo aspettare, va bene, ma sono convinto che lui sa cosa noi e i tifosi sentiamo per lui. Non dobbiamo farlo impazzire con tutte queste parole che si dicono su di lui. Gli daremo tanto affetto e confido che tutto si risolverà e non se ne andrà».

Lei ha conquistato la qualificazione al Mondiale, l’Italia e Buffon no. Cosa vuole dire a Gigi?
«Io che spiego qualcosa di calcio a Buffon la vedo dura… Al massimo potrei dirgli “Vai tu al mio posto”, visto quello che ha dato lui al calcio. Qualsiasi bambino che disegna la sua squadra ideale di calcio, mette in porta Buffon. Quando lo vedi in quelle condizioni dopo un’eliminazione ti viene voglia di andargli vicino e di confortarlo e rincuorarlo. Dispiace che un giocatore forte come lui non possa giocare un ultimo Mondiale. Vorrei regalargli un Mondiale dei miei se potessi…»


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