Real Madrid, Sergio Ramos e il 'no' a Conte: «Non è tempo di parlare, ma di agire»

Il capitano dei Blancos sposta l'attenzione sul momento difficile della squadra: «Siamo tutti responsabili»
Real Madrid, Sergio Ramos e il 'no' a Conte: «Non è tempo di parlare, ma di agire»© Getty Images
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ROMA - «Ci sentiamo tutti responsabili di quello che sta succedendo, e ne siamo ben consapevoli: ma ora non è tempo di parlare, è tempo di agire». Così Sergio Ramos, capitano del Real e leader dello spogliatoio madridista, interviene dopo l'esonero di Lopetegui e la chiamata di Solari. Il difensore è unanimemente individuato dalla stampa spagnola come il portavoce del 'no' della squadra all'arrivo di Antonio Conte, ma con un messaggio sui suoi canali social nel giorno del ritorno in campo delle merengues in Coppa del Re ha voluto fermare così le polemiche sul suo ruolo nella scelta dell'allenatore.

DALLA SPAGNA - La panchina è stata affidata temporaneamente a Santiago Solari, ma il Real Madrid non ha ancora abbandonato la pista che porta ad Antonio Conte. Florentino Perez ha preso tempo sul nome del sostituto dell'esonerato Julen Lopetegui e la trattativa per l'arrivo dell'ex tecnico di Juventus e Nazionale, anche se interrotta per varie complicazioni, non è sfumata. Lo scrive 'As'. Restano ostacoli per giungere ad un accordo, ingaggio e durata del contratto e l'opposizione dello spogliatoio capeggiato da Sergio Ramos. Ma l'assenza di altre opzioni forti mantiene viva, nei piani della dirigenza Blancos, l'ipotesi di continuare a trattare con il tecnico salentino. Anche se, in caso di risultati positivi, non è escluso che Solari possa restare fino al termine della stagione. L'argentino è atteso da quattro autentici esami prima della sosta per le nazionali: i match con Melilla, che coinciderà con il suo debutto in panchina, Valladolid, Viktoria Plzen e Celta.

DALL'INGHILTERRA - Dall'Inghilterra, invece, rimbalza ancora il nome di Mauricio Pochettino, sotto contratto col Tottenham e già in pole dopo l'addio di Zidane. Secondo il "Sun", Perez sarebbe tornato alla carica, mettendo sul piatto un ingaggio da 20 milioni di euro a stagione, il doppio di quanto guadagna a Londra. L'arrivo di Pochettino, tra l'altro, rientrerebbe in una piu' ampia strategia che vedrebbe il Real cercare di strappare al Tottenham anche l'attaccante Harry Kane. Il tecnico argentino, dal canto suo, avrebbe ottenuto dal suo presidente Daniel Levy l'impegno a lasciarlo libero davanti a una nuova proposta del Real anche se questo scenario potrebbe concretizzarsi in realta' a fine stagione, con Solari a quel punto traghettatore fino a giugno. Si tira invece fuori dalla corsa Michael Laudrup, che a "Marca" conferma di volersi prendere un po' di tempo per sé. Il tecnico danese ha però voluto mettere in chiaro alcune cose: «Mi ha dato fastidio che la stampa spagnola abbia detto che mi ero offerto al Real e che poi ho rifiutato la proposta di Florentino. Entrambe le cose sono false e non capisco perché venga tirato in ballo. Capisco che è un momento in cui stanno succedendo molte cose ma un conto è dire che ha pensato a me, un altro inventarsi tutto questo».


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