Verratti esalta Balotelli: «Con la giusta mentalità è tra i primi 5 attaccanti al mondo»

Il centrocampista del Psg su SuperMario: «È un bravo ragazzo. Non ho seguito la partita, guardavo il Pescara. Ho visto sul cellulare che aveva segnato dopo soli sette minuti»
Balotelli tornò a casa nel novembre 2014 dal ritiro milanese: ufficialmente per un lieve infortunio, di fatto perché Conte aveva capito che la voglia di lavorare era poca© LaPresse
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PARIGI - «Non ho visto la partita perché guardavo il Pescara. Ma ho visto sul telefono che aveva segnato dopo sette minuti». Marco Verratti esalta Mario Balotelli alla vigilia della sfida di Champions del suo Psg contro l'Arsenal.

«È un buon giocatore e un bravo ragazzo - dichiara dopo la doppietta dell'attaccante all'esordio in Ligue 1 -. Credo che Mario cambierà e capirà che il calcio non è soltanto i novanta minuti sul campo, ma l’intera settimana. Ecco, a quel punto diventerà uno dei 4-5 migliori attaccanti al mondo».

PARLA MARCO - «Prende troppi rischi» disse una volta Carlo Ancelotti, quando lo allenava al Psg. Lo stile di gioco di Marco Verratti è questo, possesso palla in spazi stretti e pericolosi e a volte vicino alla propria porta. Ma lui, in un’intervista al Telegraph, dichiara di non volere cambiare. «È più forte di me» assicura il gioiellino italiano. «Ho sempre fatto così, sin dai primi tempi. Quando mi trasferisco in una nuova squadra all’inizio c’è sempre un po’ di “lotta”, poi tutti capiscono che questo è il mio stile. Voglio giocare in maniera diversa perché penso di avere qualcosa di differente. Non accetto di vedere in tv quei giocatori che si sbarazzano della palla. Alcuni allenatori hanno tentato di cambiarmi, ma niente. Preferirei non giocare a calcio piuttosto».

SU ZLATAN - Verratti spende anche qualche parola sull’amico Zlatan Ibrahimovic, che in estete ha lasciato la Francia per unirsi allo United di Mourinho. «Un giocatore che è stato molto importante per il club, ha dato molto per far conoscere il Psg in tutto il mondo. Inizio impressionante in Premier? Non mi sorprende affatto, stiamo parlando di Ibra. Meritava una partenza del genere, lo vedo molto concentrato. È la sua mentalità».

NUOVO CORSO - Sulla panchina del Psg è arrivato Unai Emery. «Ha già fatto molto bene in Europa vincendo per tre volte consecutive l’Europa League e adesso ci auguriamo che ci dia qualcosa per aiutarci ad andare avanti in Champions. La squadra è ambiziosa e noi vogliamo vincerla. Per quattro anni siamo stati tra i migliori otto, ora vogliamo andare oltre».

FOTO - LA FRANCIA IMPAZZISCE PER BALOTELLI

 


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