© AFPSLILLA - Nell’anticipo della 23esima giornata di Ligue 1, il Lilla ottiene la sesta vittoria consecutiva in campionato. A farne le spese il Nizza di Vieira annichilito per 4-0. Con i tre punti odierni, i ‘Les Dogues’ si confermano la seconda forza del torneo con 46 punti, a 10 dalla capolista PSG e +6 dal Lione.
DOMINIO LILLA - Primo tempo dominato dai padroni di casa nonostante il 59% di possesso palla del Nizza. Il primo pericolo per gli uomini di Vieira arriva dopo nemmeno 4 minuti con Ikone che lasciato libero in area non riesce a calciare bene. Altri due minuti e sugli svluppi di un corner Fonte di testa manda a lato. Il Nizza prova a reagire ma al primo contropiede il Lilla passa in vantaggio. Kone ruba palla a centrocampo e manda in campo aperto Ikone che pesca Rafael Leao da solo in area, la giovane punta da pochi passi realizza il suo quinto gol nelle ultime sei partite giocate.
Gli uomini di Vieira subiscono il colpo e rischiano di subire il 2-0 dopo una manciata di minuti ma Bamba fa tutto bene ma il tiro è debole. Al 15' è la traversa a negare la gioia del gol a Nicolas Pepe. Al 32' in semirovesciata Leao cerca la doppietta ma Benitez si oppone. È il preludio al gol che arriva al 37’ nuovo contropiede dei padroni di casa con Pepe che fa tutto da solo e realizza il suo 16esimo gol in campionato.
Lilla-Nizza, tabellino e statistiche
POKER NELLA RIPRESA - Copione identico nella ripresa. Possesso palla degli ospiti sterile. L’unico intervento di Maignan arriva al 73’ che manda in corner un’ottima conclusione da distanza ravvicinata di Ganago. Dopo è assolo Nizza che due minuti più tardi, sempre in contropiede, con Bamba realizza il 3-0. All’89 Lee Melous, entrato nella ripresa, si fa espellere per un fallaccio a gioco fermo ai danni dell’altro subentrato Araujo. È notte fonda per gli ospiti che in pieno recupero subiscono anche il 4-0 firmato dall’ex Remy. Serata da incorniciare per la formazione di Galtier che vola in campionato guidata dalla sua stella Pepe, autore di 16 reti e 8 assist. E pensare che nemmeno dodici mesi fa a Lilla si aggirava lo spettro della retrocessione.