Manchester City, Guardiola e l'agente di Touré, ancora scintille: «Si sente un Dio»

Il procuratore del centrocampista Ivoriano torna all'attacco: «Guardiola ha vinto tanto al Barcellona e allora crede di poter fare come gli pare. Ha trattato Yaya, Hart e Kompany come cani»
Manchester City, Guardiola e l'agente di Touré, ancora scintille: «Si sente un Dio»© PA
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ROMA - E' un duello senza fine quello che ormai va in scena da giorni fra il tecnico del Manchester City Pep Guardiola e il procuratore di Yaya Touré, Dimitri Seluk. L'agente ucraino del forte centrocampista ivoriano non ha digerito l'attacco dell'allenatore spagnolo in conferenza stampa («Se non chiederà scusa a me, alla squadra e ai tifosi Yaya non giocherà più per i citizens») e ha replicato duramente a Pep accusandolo «di sentirsi un re» (ieri) e addirittura un «Dio» (oggi). «Guardiola pensa solo a se stesso, non si cura di nient'altro. Pensa di essere Dio», ha detto Seluk alla BBC. Sempre l'agente del giocatore aveva detto nei giorni scorsi di non volersi scusare per i suoi attacchi all'allenatore: «Lo farò solo se lui si scuserà con Manuel Pellegrini per quello che gli ha fatto» (Guardiola annunciò lo scorso anno a stagione ancora in corso il suo passaggio al City deteriorando l'ambiente attorno a Pellegrini, allora ancora sulla panchina del club inglese). «La verità è che a Guardiola non piacciono i giocatori di personalità, lui li tratta come cani. E' accaduto anche con Hart e Kompany. Lui ha vinto tanto col Barcellona ma anche Yaya aveva vinto gli stessi trofei in blaugrana. Non è che se uno alza molte coppe poi può pensare di fare come gli pare...», ha concluso Seluk.

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