Suning, non solo Inter: 660 milioni in Premier League

Il gruppo cinese si sarebbe aggiudicato i diritti tv per il campionato inglese per una cifra record
Suning, non solo Inter: 660 milioni in Premier League© ANSA
Davide Palliggiano
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ROMA - Non solo in Italia. I cinesi investono tanto, tantissimo, anche in Inghilterra. E a farlo sono i "nostri" cinesi, quelli di Suning, azionisti di maggioranza (68.55%) dell'Inter. Il gruppo si sarebbe aggiudicato i diritti televisivi per la Cina per le prossime tre stagioni di Premier League a 700 milioni di dollari, circa 660 milioni di euro. Trasmetterà le partite in streaming sulla sua piattaforma PPTV.

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SILENZIO ASSENSO - A darne notizia è l'Associated Press, ma sia dalla Premier, sia da Suning, non arrivano né conferme né smentite. A differenza di quelli domestici, i diritti tv per l'estero vengono ripartiti in modo uguale a tutte le 20 squadre: in pratica ogni singola società potrà beneficiare di poco più di 10 milioni a stagione per i prossimi tre anni, a differenza degli 850 mila euro in base al vecchio accordo con la Super Sports Media Group, che versava nelle casse della Premier - in totale - 22 milioni a campionato. A questi, solo per citarne uno e senza contare i diritti per il Regno Unito, vanno aggiunti gli 894 milioni che arrivano dal mercato statunitense (Nbc) per l'accordo siglato fino al 2022.

LE DIFFERENZE - Cifre enormi, che nulla hanno a che vedere con quelle percepite da altri campionati in Europa. In Italia, per farsi un'idea, la Lega incassa per i diritti tv all'estero 180 milioni a stagione. E per estero, purtroppo, si intende tutto il mondo, non solo la Cina.

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