Vardy respinge le accuse e saluta Ranieri: «Unico a credere in me»

L'attaccante ha anche giustificato il suo ritardo: «Dovevo trovare le parole giuste, quelle che merita»
Vardy respinge le accuse e saluta Ranieri: «Unico a credere in me»
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ROMA - L'esonero di Ranieri dalla panchina del Leicester aveva lasciato l'amaro in bocca non solo ai tifosi delle Foxes, ma anche a tutti gli amanti del calcio che avevano vissuto la favola britannica della scorsa stagione come un sogno che, per la stessa nazionalità del tecnico, un po' ci apparteneva. A peggiorare l'umore è stata la notizia che a chiedere l'esonero fossero stati alcuni calciatori e, in particolare, uno degli uomini più vicini al tecnico, Jamie Vardy.  Ad avvalorare le indiscrezioni ha contribuito lui stesso, nessun post, nessun messaggio, infatti, per salutare chi ha tanto creduto in lui. Almeno fino ad oggi quando su Instagram si è abbandonato ad una confessione a cuore aperto ammettendo che, se il ritardo c'è stato, è perché voleva trovare le parole giuste per rendere omaggio ad un uomo che ha creduto in lui "quando molti altri non l'hanno fatto". 

I 4 TRADITORI

IL POST - "Devo aver scritto e cancellato le mie parole su questo stupido post un sacco di volte! Dovevo trovare le parole giuste, lo dovevo a Claudio! Claudio ha e sempre avrà il mio rispetto! Quello che abbiamo raggiunto insieme e come squadra è stato l'impossibile! Lui ha creduto in me quando molti altri non l'hanno fatto e per ciò gli devo la mia eterna gratitudine. - ha scritto l'attaccante - Le speculazioni che mi vogliono coinvolto nel suo esonero sono totalmente false, completamente infondate e estremamente offensive! L'unica cosa di cui siamo colpevoli come squadra è non aver raggiunto i risultati e faremo del nostro meglio per cambiare. Io auguro a Claudio davvero davvero il meglio, qualsiasi sia il suo futuro. Grazie Claudio, per tutto." 

«IERI E' MORTO IL MIO SOGNO»  - DONI CONTRO RANIERI

 


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