© APLONDRA - «Può ancora succedere di tutto in campionato. Di sicuro abbiamo bisogno di 21 punti per vincere la Premier matematicamente. Ci troviamo in un'ottima posizione e nessuno pensava che il Chelsea, a questo punto della stagione, potesse essere in corsa per il titolo. Ma siamo lì e vogliamo restarci. Sappiamo che ci sono molte squadre che vogliono vincere il campionato e chiunque ci riuscirà, lo avrà meritato». Antonio Conte e i suoi Blues non si sentono affatto scalfiti dal passo falso di sabato contro il Crystal Palace che ha permesso al Tottenham di ridurre a 7 i punti di distacco.
«Se vinciamo, perdiamo o pareggiamo, gli allenamenti non cambiano, né la nostra filosofia - assicura il tecnico - Questa parte di stagione è molto importante per molte squadre, per quelle che lottano per il titolo e per quelle che battagliano per non retrocedere. Noi dobbiamo andare avanti come abbiamo fatto finora e lavorare duro per preparare nel modo giusto ogni partita. Ad oggi sono soddisfatto dei miei giocatori perché ho sempre visto da parte loro grande impegno. Si può perdere una partita, anche se col Crystal Palace non lo meritavamo. Ma domani c'è un'altra gara».
E di fronte c'e' il Manchester City di Pep Guardiola, reduce dal 2-2 dell'Emirates. «Quando devi affrontare la Champions o l'Europa League come Manchester City, United, Arsenal o Tottenham, è normale avere una rosa di 22-23 giocatori molto forti. Il Chelsea in questa stagione non sta disputando le coppe e di sicuro abbiamo in rosa meno giocatori. Ma abbiamo ottimi giovani che stanno crescendo bene». All'andata i Blues si imposero in rimonta all'Etihad per 3-1 ma Guardiola non e' stato mai battuto due volte in una stagione dalla stessa squadra. «Buon per lui ma né io né Guardiola penseremo a questa statistica - ribatte Conte - Domani è una partita che vogliamo vincere e lo stesso vale per il City. Sarà importante fare la partita ma non sarà facile perché il City é una buona squadra». Infine, sul mercato e le voci su Sanchez, Conte taglia corto: «non mi piace parlare di giocatori di altre squadre e non è il momento giusto per farlo». (in collaborazione con Italpress)
CONTE: HO VINTO TANTO, MA PERSO DI PIU'