Manchester City, Guardiola: «Io non cambio»

Il tecnico dei Citizens risponde alle critiche e spiega la sua visione della Premier: «Qui gli arbitri sono più permissivi»
Manchester City, Guardiola: «Io non cambio»© AP
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MANCHESTER (Inghilterra) - Nessun trofeo. Per Pep Guardiola un evento unico visto che ha sempre vinto qualcosa prima al Barcellona e poi al Bayern Monaco. Al Manchester City non è andata cosiì ma il tecnico catalano è deciso ad andare avanti per la sua strada. "Tutti mi dicono che devo cambiare, ma a chi me lo dice io rispondo che sono loro a dover cambiare - le parole di Guardiola in un'intervista rilasciata a l'Esportiu - e che comunque non ho intenzione di farlo perché credo nel mio lavoro.Il calcio anche qui in Inghilterra si gioca 11 contro 11, la differenza è che gli arbitri sono più permissivi, che ci sono sei squadre che hanno un enorme potenziale economiche e che anche con le piccole è dura imporsi, ma io continuo a pensare che se giochi bene vinci".

Guardiola giudica comunque positiva la sua prima stagione al City e respinge la critiche. "Da sette anni faccio l'allenatore professionista e ho vinto sei campionati, il City è un grande club che va sempre in  Champions, ma poi competere con Barça, Real Madrid, Bayern e Juventus è molto complicato, serve tempo. Io ho la fortuna di avere al mio fianco Begiristain e Soriano, sento il loro sostegno e sappiamo tutti cosa è mancato quest'anno, lavoriamo insieme per rinforzare una squadra che aveva l'età media più alta della Premier e che abbiamo ringiovanito con gli arrivi di Gabriel Jesus, Gundogan, Sané Abbiamo fatto bene e chissà cosa avremmo fatto senza gli infortuni di Kompany, Gabriel Jesus e Gundogan".

BARCELLONA - Guardiola parla anche di Barcellona. "Vedo il club molto meglio di come lo vedono in Spagna, il lavoro di Luis Enrique è stato eccellente, erano imbattibili quando erano al completo e finché ci sarà Messi sarò sempre così. E' il miglior giocatore che abbia mai visto, fa cose straordinarie facendole sembrare semplici. Questo non vuol dire che il Barça debba sempre vincere la Champions, non può essere, non è facile vincere in casa di certe squadre".

Adesso il Barcellona riparte da Valverde. "E possono stare tranquilli, è un allenatore che ha grandi conoscenze, farà bene come ero sicuro che avrebbe fatto bene Luis Enrique". Tornando alla sua esperienza inglese, Guardiola spiega: "lì c'è un sentimento di fedeltà nei confronti del club che noi non abbiamo, non c'è uno spirito così critico come da noi, non si fischia, si aiuta la squadra e dal punto di vista della cultura sportiva è davvero molto bello". (in collaborazione con Italpress)


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