United, Cantona: «Preferisco Guardiola». La risposta di Mourinho 

L'ex bandiera degli anni '90 esprime la sua preferenza per il tecnico catalano: «Gioca all'attacco, con fantasia e creatività». Il tecnico portoghese: «Nessuno è più offensivo di noi»
United, Cantona: «Preferisco Guardiola». La risposta di Mourinho 
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LONDRA (INGHILTERRA) - «Mourinho? Un grande. Però le squadre di Guardiola...». Eric Cantona, simbolo del Manchester United dal '92 al '97, è un grande estimatore del tecnico portoghese ma non può fare a meno di ammettere che preferirebbe l'allenatore dei cugini del City sulla panchina dei Red Devils: «Mourinho è un vincente che continuerà a vincere - racconta alla BBC - Mi piace, mi piace il suo carisma, è molto intelligente e attira su di sè tutte le pressioni. L'avevo detto anche prima che arrivasse lo United, adoro quell'uomo. Ma gioca in un modo difensivo, che non rispecchia l'identità del Manchester United, che è più come il Barcellona». Ecco perché Cantona preferirebbe Guardiola«Entrambi sono grandi tecnici ma preferisco un calcio d'attacco, più fantasioso, è il modo in cui ho cercato di giocare per tutta la mia carriera. Ripeto, lo United è il mio club, ce l'ho nel sangue, ma se oggi guardo una partita, preferisco una gara con più creatività come quelle del Barcellona o del Real di Zidane dove ci sono giocatori come Modric e Kroos che sono il cervello della squadra».

LA RISPOSTA - «Giocare in modo più spregiudicato di quanto facciamo noi in casa penso sia abbastanza difficile. Non so chi sia più spregiudicato di noi. Abbiamo affrontato il Newcastle con Pogba, Rashford, Martial, Mata e Lukaku. E Valencia e Young non sono dei veri terzini». Josè Mourinho, alla vigilia della gara col Brighton, replica a tono alle critiche di Eric Cantona che, pur ribadendo la stima nei confronti dello Special One, vorrebbe uno United più spettacolare, con un gioco più simile a quello dei cugini del City allenati da Guardiola.

IBRA E POGBA - Mou va per la sua strada e per domani ha un doppio obiettivo: vincere e mettere altri minuti nelle gambe dei giocatori da poco rientrati. Lo scorso weekend si sono finalmente rivisti in campo Ibrahimovic e Pogba e per entrambi ci sarà spazio anche col Brighton. Per quanto riguarda lo svedese, «è sempre qui, è sempre positivo, ha una buona influenza sul resto della squadra, a prescindere che giochi o meno. È importante sul campo perché è un'opzione in più per noi, ed è un'opzione di qualità per la sua fisicità, la sua intelligenza, il modo in cui si muove e gioca. Penso sia impossibile per Lukaku giocare tutte le partite, per cui abbiamo bisogno di un'alternativa e Ibra lo è ma ha bisogno di tempo. Abbiamo cercato di fargli fare 15-20 minuti nelle ultime due partite ma ha bisogno di giocare di più e speriamo possa farlo domani». Per quanto riguarda invece Pogba, «è ancora in una fase in cui non può spingersi fino al limite della fatica, non può fare più di 65-70 minuti che è quando arriva la stanchezza e, viste le tante partite in pochi giorni, dobbiamo proteggere un calciatore così importante per noi».


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