Premier League, Liverpool-Manchester City 4-3: Klopp stende l'imbattibile Guardiola

Prestazione pazzesca dei Reds: prima sconfitta in campionato per i Citizens
Premier League, Liverpool-Manchester City 4-3: Klopp stende l'imbattibile Guardiola© EPA
Patrizio Cacciari
5 min

LIVERPOOL - Apoteosi Liverpool. Pep Guardiola nel preparare il big match della 23esima giornata di Premier League probabilmente non aveva tenuto conto del fattore Anfield, uno stadio dove tutto è possibile, dove anche l'imbattibile Manchester City, rullo compressore lanciantissimo verso il titolo inglese, può perdere addirittura per 4-3. Prestazione straordinaria dei Reds, capaci di mettere in imbarazzo gli uomini del calcio totale di Guardiola fin dai primi minuti, aggredendoli nella loro metà campo senza prestare il fianco alle veloci ripartenze del City grazie a un raddoppio costante. A impreziosire il match, nel primo tempo bellissimo ed equilibrato, la qualità dei gol. La ripresa degli uomini di Klopp è paragonabile a un tifone dalla potenza incredibile che si è abbattuto sull'equipaggio di Guardiola, ammiraglio disorientato nel mare in tempesta di Liverpool. Continua la serie negativa del City ad Anfield, quinta sconfitta nelle ultime 5 partite, che i due gol nel finale di Bernardo Silva e Gundogan non sono riusciti a evitare. Brivido all'ultimo per i tifosi del Liverpool sul colpo di testa di Aguero al 94' fuori di un soffio, anche se l'attaccante argentino era in fuorigioco.

LE SCELTE - Klopp decide di lasciare fuori Virgil Van Dijk, uno dei giocatori più attesi, pagato circa 85 milioni di euro nell'ultima finestra di mercato, bloccato da alcuni problemi fisici  a poche ore dal match. Il tecnico del Liverpool si affida a Salah e al suo stato di forma: il miglior giocatore africano del 2017 finora ha collezionato 24 gol in 30 partite (inclusa la partita di oggi). Dopo l'addio di Coutinho, l'attacco dei Reds è tutto sulle sue spalle. La vera sorpresa della partita è la scelta di schierare in porta Karius al posto di Mignolet. Guardiola sceglie Gundogan per il centrocampo al posto di un David Silva non al meglio.

CHE SPETTACOLO - L'avvio del Liverpool è devastante, i Reds portano costantemente 8 giocatori nella metà campo avversaria, formando un muro centrale su cui il City va a sbattere. Dopo 10 minuti Firmino va in pressing su Delph e gli ruba il pallone su cui si avventa Chamberlain che decide di puntare l'area avversaria, saltare tutti gli avversari e segnare con un bel diagonale che batte Ederson. Dopo lo svantaggio il City si ricompone e inizia a costruire gioco alla sua maniera. Il Liverpool però non gli lascia troppo campo. Il pareggio arriva ancora per una iniziativa personale: al 40'  Sané addomestica un lancio di Otamendi, entra in area di rigore, si porta il pallone sul sinistro e fulmina sul suo palo un non perfetto Karius. La ripresa del Liverpool è qualcosa di mostruoso. La pressione sui costruttori di gioco del City è costante, il vantaggio arriva al 59': stavolta Chamberlain inventa per Firmino, l'attaccante brasiliano vince il duello fisico con Stones e supera il portiere con un delizioso pallonetto. Passano 3 minuti e arriva il 3-1: Salah in pressing strappa il pallone a Otamendi e serve Manè all'interno dell'area di rigore: il sinistro dell'ex Southampton è terrificante. Il Manchester è ormai un pugile suonato alle corde. Il colpo del ko è di Salah. Minuto 68' il Manchester va al tappeto: l'egiziano prima cerca Manè, poi sulla respinta maldestra di Ederson controlla e calcia in porta da fuori area di sinistro. E' il 4-1.

ESULTANZA - Nei minuti finali trovano il gol Bernardo Silva e Gundogan che accorciano lo svantaggio. Ma dopo oltre 4 minuti di recupero i tifosi del Liverpool possono finalmente cantare a squarciagola You'll never walk alone e festeggiare insieme a un impazzito Klopp, consapevole di aver scritto una piccola grande pagina di storia dei Reds.

Liverpool-Manchester City 4-3: cronaca, statistiche e tabellino


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