Premier League, 0-0 tra Liverpool e City. Il Chelsea le raggiunge in vetta

Pareggio a reti bianche nel big match, Guardiola recrimina per l'errore dal dischetto di Mahrez. Sarri vince a Southampton, l'Arsenal ne fa 5 al Fulham
Premier League, 0-0 tra Liverpool e City. Il Chelsea le raggiunge in vetta
Giordano Grassi
9 min

ROMA - Dopo le sette gare giocate fra venerdì e sabato, la Premier League chiude col botto nella giornata odierna. Il programma prevede, ad eccezione del Tottenham vittorioso col Cardiff, tutte le prime della classe: Arsenal, Chelsea e soprattutto la sfida ad alta quota fra Liverpool Manchester City, appaiate in testa alla classifica a quota 19 punti.

 

FULHAM-ARSENAL 1-5

In attesa dello scontro al vertice fra Liverpool e Manchester City, oltre che della trasferta del Chelsea a Southampton, l'Arsenal si porta a -1 dalla vetta della Premier League. E lo fa in modo tutt'altro che banale, con una goleada rifilata ad un Fulham sempre più in crisi di risultati, con appena due punti portati a casa nelle ultime cinque partite di campionato. Eppure, i "Cottagers" non avevano iniziato neanche così male, non soltanto regalando un brivido a Leno dopo appena tre minuti (il tiro di Vietto, complice una deviazione, termina soltanto in angolo), ma anche e soprattutto chiudendo il primo tempo sull'1-1, grazie ad una pregevole rasoiata di Schurrle, perfettamente innescato dal "Chico", annullando così la splendida azione del vantaggio "Gunners" (29'), finalizzata da Lacazette. Il nuovo sorpasso firmato ancora dal francese in avvio di ripresa, però, sposta definitivamente gli equilibri in favore della formazione ospite, che chiude i giochi al 67' quando, servito da un più che altruista Aubameyang, Ramsey fa 3-1. La reazione del Fulham è limitata anche dalla sfortuna, laddove il riflesso di Leno toglie letteralmente dalla porta il pallone incornato da Mitrovic. È l'episodio che fa calare le tenebre sul Craven Cottage di Londra e che spiana la strada alla mattanza del gabonese ex Borussia Dortmund: al 79' prima e al 91' poi, Aubameyang instaura un rapporto confidenziale con l'angolino in basso a sinistra di Bettinelli, baciato in entrambe le occasioni, fissando così il risultato sul definitivo 5-1.

Il tabellino della partita

 

SOUTHAMPTON-CHELSEA 0-3

Al Chelsea serve una vittoria per conquistare la vetta provvisoria della classifica della Premier League, in attesa del big match fra Liverpool Manchester City. La banda di Sarri palesa le proprie intenzioni sin dalle battute iniziali della partita, attaccando a testa bassa e cercando la porta da un po' qualsiasi posizione. I primi dieci minuti sono una sequenza di conclusioni murate e ribattute, con protagonisti Hazard, Willian, Azpilicueta, Barkley e persino Rudiger, ma il primo guanto a sporcarsi è quello di Kepa Arrizabalaga, impegnato (si fa per dire) da Manolo Gabbiadini. Il Southampton "scippa il servizio" agli avversari e ci provano uno dopo l'altro Lemina (alto), Ings (occasione mastodontica, ma stesso esito), Redmond (respinto) ed ancora il gabonese ex Juventus (parato). Come spesso accade, si viene colpiti nel momento di maggior pressione e, da una sanguinosa palla persa nella propria trequarti, nasce l'assist di Barkley per il solito, implacabile Hazard. Nella ripresa i "Saints" aumentano l'intensità alla ricerca disperata del pareggio, anche se la prima azione degna di nota porta la firma di Willian. Ad ogni modo, la chance giusta capita sui piedi di Bertrand, ma l'impatto col pallone del terzino inglese non è dei più felici e il suo piattone sinistro finisce clamorosamente alto. Così, ancora una volta, il Chelsea recita la parte del pugile attendista e sferra il colpo del k.o. proprio quando il Southampton si stava facendo sotto in maniera tanto aggressiva, quanto scomposta: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Giroud s'inventa un assist in sforbiciata, offrendo così a Barkley il tap-in che, al 57', vale il raddoppio. Ai ragazzi di Hughes saltano i nervi (tre ammoniti in sette minuti), Sarri offre una chance a Morata, Pedro e Kovacic, ma la scena è tutta di Kepa, che si guadagna il proprio clean sheet con due parate mostruose, prima mandando sulla traversa il tiro della domenica di Redmond, poi in angolo la botta di Ings. Fino al 93', quando l'attaccante spagnolo si fa perdonare un errore clamoroso, siglando il tris nell'occasione fotocopia offertagli da Hazard, mentre dal settore ospiti del St. Mary's Stadium si leva il coro "Maurizio, Maurizio".

Il tabellino della partita

 

LIVERPOOL-MANCHESTER CITY 0-0

Attesa finita, alle 17.30 l'arbitro Atkinson dà ufficialmente il via alla sfida al vertice della Premier League tra Liverpool Manchester City. L'Anfield è una bolgia, You'll never walk alone il mantra che accompagna la pressione costante dei Reds, per nulla intimoriti dalla possibilità di scoprirsi e mostrare il fianco agli avversari. Al 3' il primo squillo è di Salah, che controlla e tira in maniera fulminea col sinistro sul primo palo, non centrando la porta di pochissimo. 180 secondi e Mané, spesso ruvido nelle giocate nello stretto ma straripante a campo aperto, sfonda sull'out sinistro e scodella in mezzo per l'ex Roma, che non arriva di un soffio. Klopp maschera la soddisfazione sbraitando e fornendo incessantemente indicazioni ai suoi, Guardiola resta impassibile, sdraiato sulla sua panchina-poltrona. C'è tempo per un'altra occasione potenziale dei padroni di casa, col senegalese che non riesce ad arrivare su un pallone finito nel cuore dell'area piccola dopo un contrasto aereo. Poi, pian piano, l'intensità cala e il City ha qualche timida opportunità di mettere il naso al di là della propria metà campo: la prima sortita porta la firma del grande ex Sterling, che si destreggia sulla fascia sinistra e converge in area, murato però al momento del tiro. Al 20', poi, Lovren toglie ad Aguero la palla dello 0-1, con l'argentino nuovamente (e goffamente) servito da Walker, con ancora il numero 6 del Liverpool che ci mette una pezza: l'intervento sembrerebbe falloso e punibile con la massima punizione, ma non è dello stesso avviso il direttore di gara. La seconda metà del primo tempo vede protagonisti indiscussi gli animi scaldati ed una serie di colpi proibiti, con Bernardo Silva ammonito, Fernandinho Firmino graziati due volte a testa e Milner che va k.o. e costretto a lasciare il posto a Keita, che rivede il campo dopo aver spaventato il mondo, mercoledì scorso, al San Paolo di Napoli. Nella ripresa, però, cambia tutto: le squadre si allungano, i padroni di casa ripartono con grande intensità, ma stavolta il City risponde colpo su colpo. Mané, due volte Mahrez, quindi Salah e ancora il 27enne algerino mettono a dura prova i riflessi di Ederson e, soprattutto, quelli di Alisson. La sensazione è che possa accadere di tutto in qualsiasi momento. Aguero, ammonito per un fallo di frustrazione, viene rilevato da Gabriel Jesus, salutando così l'Anfield per la decima volta in carriera senza gol. E senza vittorie. Nonostante all'85' lo spunto di Sané regali ai Citizens l'occasione più ghiotta fra quelle contemplate dalle regole di questo sport: il calcio di rigore, che Mahrez spara in curva. Il finale non regala ulteriori emozioni, nonostante i 22 interpreti non si risparmino, e lo 0-0 finale comporta un terzetto al comando della classifica della Premier: il Chelsea di Sarri, infatti, raggiunge Liverpool e Manchester City a quota 20.

Il tabellino della partita


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