Tottenham-Chelsea 3-1, Pochettino condanna Sarri alla prima sconfitta in Premier

Gli Spurs dominano e vanno in gol con Alli, Kane e Son. Nell finale inutile la rete di Giroud
Tottenham-Chelsea 3-1, Pochettino condanna Sarri alla prima sconfitta in Premier© Getty Images
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Da Wembley a Wembley. Nello stesso stadio dove aveva perso ad agosto il Community Shield, Maurizio Sarri incassa la prima sconfitta in campionato. Il derby con il Tottenham non ha avuto storia: il Chelsea è stato travolto dall'inizio folgorante degli Spurs che operano il sorpasso in classifica e occupano il 3° posto. 

A SENSO UNICO - Il Tottenham inscena un monologo lungo 7 minuti e mezzo prima di sbloccare il match: Eriksen pennella la punizione da destra, Dele Alli anticipa tutti e di testa timbra il suo 6° gol nelle ultime 5 gare contro i Blues. Gli Spurs offrono grande spettacolo e al 10' sfiorano il raddoppio: Son dialoga splendidamente con un compagno ma poi vanifica il triangolo sparando alto di prima intenzione. Altra chance clamorosa al 13': sugli sviluppi di un'azione generata da un errore di Marcos Alonso, Son sfreccia in area ma a tu per tu con Kepa si fa murare.

KEPA COLPEVOLE - Il Tottenham detta legge e trova al 16' il meritatissimo 2-0: Kane timbra con un destro potente da fuori ma l'errore clamoroso è di Kepa che non vede partire la palla e rimane immobile. I Blues che avevano subito fin qui una sola rete in trasferta, dopo 16' ne hanno già 2 al passivo. Il Chelsea accenna a una reazione ma il Tottenham accarezza l'idea di calare il tris già alla mezzora: Kepa dice no a Alderweireld, e poi Foyth mette fuori di poco un incredibile tap-in di tacco. Una prima frazione a senso unico tramonta con la parata di Kepa che si fa trovare pronto sulla stoccata al volo di Son.

TRIS SON - A inizio ripresa Son interrompe il sortilegio e firma il 3-0: il sudcoreano parte a metà campo, svernicia in accelerazione Jorginho, elude anche David Luiz e trafigge Kepa. Nel finale Giroud, entrato nella ripresa, trova il gol della bandiera di testa ma non è un episodio che addolcisce minimamente la serata amarissima di Sarri: ora la vetta della classifica è distante 7 punti.


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