United-Arsenal, Mourinho tende la mano a Wenger: «Rammarico per le liti tra noi»

La sfida dell'Old Trafford potrebbe essere l'ultima tra lo 'Special One' e il tecnico francese, destinato a lasciare i 'Gunners' a fine stagione dopo 22 anni in panchina
United-Arsenal, Mourinho tende la mano a Wenger: «Rammarico per le liti tra noi»© EPA
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MANCHESTER (INGHILTERRA) - Quello di domenica potrebbe essere l'ultimo scontro e allora è il momento di seppellire definitivamente l'ascia di guerra. José Mourinho e Arsene Wenger se le sono 'suonate' negli anni, dentro e fuori dal campo, ma lo "Special One" continua nella sua politica di distensione verso l'eterno rivale che a fine stagione, dopo 22 anni, lascerà la panchina dell'Arsenal. «Sono successe delle piccole cose, dei gesti, delle parole, che sarebbe stato meglio non fossero accadute - ha detto il portoghese a due giorni dalla sfida dell'Old Trafford -. Ma quando sono arrivato in Inghilterra nel 2004, l'Arsenal era campione in carica, era l'Arsenal degli invincibili, quello di Bergkamp, Henry, Campbell. Una squadra fantastica, che ci spinse al limite. Ci sono state grandi partite, grandi battaglie e possiamo solo dire grazie per questo. C'è rammarico per qualche piccolo episodio negativo e credo valga lo stesso anche per Wenger».

Per il quale si augura un giusto tributo anche da parte dell'Old Trafford. «Credo sempre che i più grandi avversari sono i nostri più grandi amici perché sono quelli che ci spignono al limite. I tifosi dello United sanno che fino al 2004, per circa un decennio, la lotta è stata fra Manchester e Arsenal, fra Ferguson e Wenger. Penso che le grandi squadre che presentava l'Arsenal, il testa a testa con lo United, abbiano reso lo United migliore per cui spero che Wenger abbia un'ottima accoglienza. Da parte nostra avrà il rispetto che merita».

ELOGI PER SANCHEZ - Quella di domenica sarà una partita speciale per Alexis Sanchez, fino a gennaio con la maglia dei "Gunners" e poi passato alla corte di Mourinho senza però incidere fin qui come era lecito attendersi. «Ha giocato per anni in Premier e sappiamo tutti quanto sia forte, è il motivo per il quale era seguito da tante squadre - lo difende il tecnico portoghese -. Abbiamo lottato per averlo qui e sin dal primo giorno ero sicuro che fosse il giocatore giusto per noi, non solo per le qualità tecniche ma anche per la sua mentalità, avevamo bisogno di un giocatore delle sue caratteristiche. Continuo a dire che non mi piace il mercato di gennaio ma era un'occasione da cogliere e se potremo avere il miglior Alexis da qui a fine stagione, meglio per noi. Ci servono sette punti in campionato per chiudere secondi e una finale da giocare. Spero possa darci una mano ma sono sicuro che la prossima stagione, dopo aver fatto la preparazione con noi ed essersi ambientato, farà grandi cose».

BILANCIO POSITIVO - E guardando all'annata dei "Red Devils", per Mourinho il bilancio non può che essere positivo. «Questa stagione è stata migliore di quella passata. Lo scorso anno abbiamo vinto l'Europa League e penso che se quest'anno avessimo partecipato, l'avremmo vinta ancora. Ma abbiamo giocato in Champions e non siamo stati abbastanza bravi da vincerla. In Inghilterra avevamo vinto la Coppa di Lega e ora siamo in finale di FA Cup mentre in campionato, dopo aver chiuso sesti, saremo di sicuro fra le prime 4, credo e spero secondi. Abbiamo fatto più punti, più vittorie, più gol, abbiamo preso meno reti e in molte occasioni abbiamo giocato un calcio migliore. Penso che ci sia stata una chiara evoluzione e spero che la prossima stagione si faccia ancora meglio». Infine una battuta di mercato sul futuro di De Gea: "potrebbe andare via? Nessuna possibilità».


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