Nacional-Penarol, una "rivolta carceraria": il derby non si gioca

Disordini prima del derby di Montevideo allo stadio del Centenario: arrestati 200 tifosi ospiti
Nacional-Penarol, una "rivolta carceraria": il derby non si gioca
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MONTEVIDEO (Uruguay) - Caos ultras per le strade di Montevideo e le autorità hanno sospeso la disputa del Clasico uruguaiano, il derby tra Nacional e Penarol. Gli incidenti sono stati provocati da diverse centinaia di ultras del Penarol dalla tribuna (denominata Amsterdam) dello stadio Centenario a loro destinata: lanci di oggetti contro la Guardia Repubblicana, devastazione dei negozi all'interno dello stadio e una tecnica da guerriglia che le forze dell'ordine hanno definito da "rivolta carceraria": per questo motivo la polizia ha deciso di non fare irruzione nei settori occupati dagli ultras, per non compromettere la sicurezza degli altri spettatori. Intanto all'esterno del Centenario le migliaia di tifosi del Penarol si sono dispersi nelle strade, con altri tafferugli. Le autorità hanno deciso di non far disputare la partita. Il bilancio finale è di 200 arresti e tre poliziotti feriti.

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"Il campionato deve essere sospeso. Il Nacional non è d'accordo nel giocare il Clasico a porte chiuse" ha detto José Luis Rodriguez, il presidente del club attualmente secondo in classifica, dopo la sospensione dell'incontro a causa degli incidenti nella "Tribuna Amsterdam". "Così non si può andare avanti, il campionato deve essere sospeso", gli fa eco il collega del Danubio, Oscar Curutchet. La decisione sulla eventuale sconfitta a tavolino verrà presa dalla Federcalcio. Difficile, se non quasi impossibile, che la partita possa essere recuperata, se non a porte chiuse. 


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