Brasile, ex portiere del Flamengo fece a pezzi l'amante: oggi firma per il Boa Esporte

Fu accusato di essere il mandante dell'omicidio di Eliza Samudio, i suoi resti furono sbranati dai rotweiler del suo amico
Brasile, ex portiere del Flamengo fece a pezzi l'amante: oggi firma per il Boa Esporte
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ROMA - Un ritorno in campo prima di quanto ci si aspettasse per l'ex portiere del Flamengo Bruno Fernandes de Souza. Motivazioni fuori dall'ordinario quelle che l'hanno tenuto fuori dal rettangolo verde: il brasiliano era stato condannato in primo grado nel 2013 a 22 anni di reclusione per omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere. I giudici hanno stabilito che Bruno fece uccidere nel giugno del 2010 la sua ex amante, Eliza Samudio, dalla quale ha avuto un figlio, da un suo amico d'infanzia, Luiz Henrique Romao, detto 'Macarrao', che poi fece a pezzi il cadavere e lo diede in pasto ai suoi rottweiler. Il tutto anche con la complicità di un ex poliziotto. In base alle accuse, Bruno rischiava fino a 41 anni di reclusione ma ha ottenuto uno sconto di pena per aver confessato di aver saputo del crimine, anche se ha cercato di negare di esserne il mandante. 

LA FIRMA - A distanza di 4 anni dalla prima condanna ha firmato un contratto biennale con il Boa Esporte, squadra che milita nel campionato di serie B di Minas Gerais. Lo ha annunciato il procuratore del giocatore, che sara' presentato ufficialmente martedì prossimo ma che si e' fatto fotografare oggi con la maglia della sua nuova squadra. Bruno è quindi a tutti gli effetti nuovamente un calciatore professionista, in attesa del processo di appello: se la condanna sarà confermata, dovrà scontare la pena. L'ex portiere del Flamengo, che prima di essere arrestato era anche nel giro della Selecao e sognava di partecipare ai Mondiali del 2014 in Brasile, era in carcere dal 2010 ed è stato scarcerato lo scorso 24 febbraio.

 


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