Spunta Preziosi per il futuro del Bologna

Cede il Genoa a Spinelli e rileva il club emiliano?
Splendore-Zara
3 min
diFabio Massimo SplendoreeFurio Zara

C'è un’indiscrezione che circola nei corridoi del calciomercato. Non riguarda il futuro di calciatori, ma di tre società. In particolar modo per due di questi tre club il destino sembrerebbe intrecciarsi. Parliamo di Genoa, Bologna e Livorno. Riassunta in poche battute che
trasformerebbero però l’indiscrezione in notizia, andrebbe letta così: Aldo Spinelli lascia il Livorno e riprende il Genoa, dove Enrico Preziosi saluta per ricominciare da Bologna subentrando ad Albano Guaraldi. Spargendo un po’ di condizionali si mette in piedi uno scenario assolutamente credibile. Per più di qualcuno fondato. E su questo fonda l’indiscrezione che potrebbe riscrivere il futuro di tre club. 

Enrico Preziosi e il Genoa vanno avanti insieme da 11 anni: nelle  ultime due stagioni, stanco per qualche contestazione e qualche risultato negativo, ha dato più di un segnale di allontanamento. Stavolta pare che possa essere quella in cui metterà in atto il proposito di ricominciare altrove. Si sussurra che sia in trattativa avanzata con  Aldo Spinelli per la cessione del club: il presidente che tornerebbe “a casa” dopo un primo ciclo al timone del Genoa, preso in B nel 1985, portato in A cinque anni dopo l’ultima retrocessione, gratificato con l‘Europa e lasciato di nuovo in B nel 1997. Di questo giro la cosa che pare più certa sin d’ora è che Spinelli a giugno lascerà il Livorno. Attilio Perotti, contestato e riportato in panchina dopo l‘esonero di Nicola, una cosa ha detto ai tifosi: che il suo sì è garanzia del fatto che Livorno avrà una continuità anche dopo Spinelli. La vicenda del futuro del club toscano incrocerà anche le elezioni amministrative nella prossima primavera: in qualche modo sarà  una questione sul tavolo del prossimo sindaco. Di certo c'è anche che una parte estrema del tifo genoano non impazzisca di gioia - usiamo un eufemismo - all’idea che possa tornare Spinelli.

Ma attenzione: pare che Enrico Preziosi abbia in mano anche un altro possibile compratore. E il Bologna? Guaraldi è stremato, non c’è dubbio; la contestazione lo ha segnato e spossato. Il 7 aprile sono tre anni da presidente del club. Al brindisi di Natale, poco più di un mese fa, disse testualmente: «Se arriva un magnate gli regalo le quote, ma deve ripianare almeno 30-40 milioni di debiti e fare un grande mercato. Se invece arriva un ricco normale allora ci sediamo e discutiamo, altrimenti andiamo avanti noi...». Una provocazione, un modo elegante per scacciare l’ombra scomoda del socio Massimo Zanetti - l’imprenditore che a giorni alterni viene avvicinato alla  società - ma anche una porta aperta e la conferma di chi - a fronte di un‘offerta seria e credibile - è disposto a trattare. Con Preziosi? Perché no? I rapporti tra i due sono fluidi, come dimostrano gli scambi del passato (Gilardino, Portanova, il baby Capello) e l’intreccio di mercato attuale. Insomma di voci siamo abituati a registrarne tante. Questa, ricostruendola con tutte le cautele del caso, una sua logica sembrerebbe averla. Aspettiamo e vedremo. Noi da cronisti, i rispettivi tifosi con un po' di comprensibile ansia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA