ROMA - E’ stata una di quelle giornate in cui ci si guadagna lo stipendio. Walter Sabatini, direttore sportivo, si è chiuso in albergo e ha ricevuto amici, conoscenti, delegazioni, persone di tutte le provenienze. Insomma, si è tuffato nel suo elemento. Quello che sa fare e che ha sempre fatto da quando ha smesso di giocare. Sabatini è uno che andava dritto fino in fondo e anche oltre con il pallone tra i piedi. Tende ad andare dritto pure adesso che lavora di calcolatrice e telefono. Ha sbrigato in fretta le faccende più semplici, tipo il prestito biennale del portiere polacco Lukasz Skorupski all’Empoli e, sempre con l’Empoli, l’accordo per lasciare dov’è Federico Barba, 21enne difensore centrale. Conservando però il diritto di riscatto, se e quando sarà.
EQUILIBRIO - Operazioni del genere servono a sfoltire la rosa senza depauperarla di futuro e a racimolare qualche quattrino indispensabile per le manovre grandi. Una delle quali è un ampio accordo con il Genoa per riprendersi Andrea Bertolacci e acquistare pure Iago Falque, l’attaccante esterno spagnolo che interessa da tempo e ancora di più dopo i 13 gol di questa stagione. Com’è noto la Roma non ha le mani libere sul mercato. Deve rispettare un decente equilibrio nella bilancia delle entrate e delle uscite per volontà dell’Uefa, guardiana del fair play finanziario. Dunque è abbastanza normale che Sabatini ascolti proposte alternative per certi ruoli nei quali ci si può anche accontentare di una riverniciatura. Uno di questi ruoli è quello del portiere, coperto ancora per una stagione da Morgan De Sanctis. Il quale dovrebbe passare in panchina in caso di arrivo di un elemento costoso e molto valido. Ma potrebbe anche restare numero uno senza gettare nessuno nella disperazione.
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