Napoli, contatto con l’Udinese per Allan

Pozzo chiede 18 milioni, troppi. Ma la trattativa potrebbe ripartire
Napoli, contatto con l’Udinese per Allan© ANSA
Antonio Giordano
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NAPOLI - Si comincia così: ma lo vendete? E la domanda, che dà il via alle danze, è partita, è arrivata, ha avviato un contatto che non vuol dire contratto, ma parliamone. Allan Marques Loureiro, per chiunque semplicemente Allan, ha l’età giusta (24 anni), il profilo ideale e però un costo che per il momento resta inaccessibile: perché diciotto milioni di euro, prendere o lasciare, inducono a pensare che si possa anche tergiversare, riflettere e poi mollare. Però De Laurentiis e Pozzo sono amici da un bel po’, si stimano a vicenda, affari ne hanno fatto e magari vorrebbero ancora farne: perciò val la pena non indietreggiare, rimanere aggrappati - mediaticamente - a quel centrocampista che a Napoli s’è preso il campo e pure la scena ed ha incantato, mettendoci il fisico, i piedi e pure una personalità che ha colpito. Si comincia con una telefonata e non si sa mai bene come potrà (potrebbe) finire: ma De Laurentiis e Pozzo hanno avuto modo di chiacchierare, di divagare, di lasciare il discorso a metà, aspettando che poi «intervenga» Sarri, con le riflessioni tattiche e quelle tecniche.

I NOMI - Ma diciotto milioni sono un’enormità, guarda un po’ la stessa cifra versata per avere Inler quattro anni fa: e quella, si sa, è gioielleria d’alto livello, si può anche limare qualcosa ma mica poi tanto. Il mercato nascerà tra un po’, ha i suoi tempi, ma altri nomi sono stati già svelati: Pepe Reina è la statura pure caratteriale per dar consistenza europea al settore, per consegnarsi nelle mani giuste d’un uomo che a Napoli torna spesso e per giocare lo farebbe anche a piedi, lo farà con un triennale da 2,5 milioni annui). E poi c’è anche Mario Rui Silva Duarte, sinteticamente Mario Rui, pure lui un classe ‘91, esterno basso di destra che il Napoli ha «tentato» nello scorso gennaio e non ha mai abbandonato, un caposaldo del miracolo Empoli al quale Sarri dovrebbe spiegare poche altre cose; e per chiudere questa prima-fase (solo questa, ovviamente), c’è poi Luigi Sepe (25), un’eccellenza campana che in Toscana ha avuto modo di fare uno stage profondo, utilissimo, per affacciarsi in serie A e per avvicinarsi a quella che rimane la squadra dei suoi sogni.


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