Alessandro Mastalli, possibile leader del Milan del futuro

E' figlio di Ennio Mastalli, centrocampista del Bologna nel periodo a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80
Alessandro Mastalli, possibile leader del Milan del futuro
Alessandro Aliberti
6 min

MILANO - C’è un Milan che avanza in grande stile. E’ il Milan dei giovani, un vivaio con basi solide e collaudate. La società di via Aldo Rossi, sebbene negli ultimi tempi abbia perso, dal punto di vista sportivo, quel peso specifico che per quasi un trentennio l’aveva resa una delle dominatrici del calcio planetario, non ha mai smesso di investire sul vivaio. Il settore giovanile rossonero può vantare, infatti, profili di primissimo livello in tutte le categorie, Anche in questa stagione, la formazione Primavera, fiore all’occhiello di tutti i settori giovanili che si rispettino, nonostante fosse tra le più giovani dell’intero campionato, si è dimostrata una delle squadre più competitive. La squadra guidata da Cristian Brocchi ha visto infrangersi il sogno di accedere alle semifinali del torneo Primavera soltanto ai calci di rigore, dopo una sfida ricca di emozioni persa contro quel Torino che nel pomeriggio si giocherà il titolo contro la Lazio. La sconfitta, per quanto bruciante, nulla toglie alle qualità di un gruppo formato da tanti sotto età che, come tale, si ripresenterà ai nastri di partenza della prossima stagione come uno dei più accreditati alla vittoria finale. Alcuni dei giovani calciatori sfoggiati da questo Milan sembrano già esser pronti per il grande salto nel calcio che conta, e a qualcuno, probabilmente, andrebbe concessa l’opportunità di provare a farlo con la maglia a strisce rossonere. 

Tra i giovani di maggior talento, per doti tecniche, atletiche e per carisma, vi è un figlio d’arte che nelle ultime due stagioni ha dimostrato una crescita impressionante. Il suo nome è Alessandro Mastalli, figlio di Ennio Mastalli, centrocampista del Bologna nel periodo a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80. Alessandro nasce a Bologna il 7 Febbraio del 1996. L’amore per il calcio si manifesta molto presto, Inizia a tirare calci alla palla quando ha soltanto 6 anni, militando nel Mezzolara. A 7 anni si trasferisce al Castelfranco. L’anno successivo viene notato dal Bologna; questa è la prima vera svolta nella sua carriera. Gli anni di Bologna sono fondamentali per la sua crescita, sia a livello tecnico che fisico. L’esperienza con la maglia rossoblu si conclude nel 2010, quando il Milan, che lo seguiva già da tempo, riesce a strapparlo agli emiliani. La nuova avventura inizia col piede giusto e Alessandro ci mette pochissimo ad ambientarsi. Con i Giovanissimi nazionali rossoneri vince subito il torneo “Gaetano Scirea”, aggiudicandosi anche il premio di miglior giocatore della competizione, premio che gli viene consegnato da un certo Paolo Maldini. Solo coincidenze? Nella stagione 2011/12 passa agli Allievi nazionali guidati da Omar Danesi.

La vera svolta nella sua carriera arriva, però, nella stagione successiva, quando a sedersi sulla panchina degli Allievi del Milan è Pippo Inzaghi. Inzaghi dimostra sin da subito di stravedere per il talento del giovane Mastalli, tanto da non rinunciarvi quasi mai. Alessandro diventa una pedina fondamentale del 4-3-1-2 di Inzaghi; intanto anche le doti di leader iniziano a manifestarsi con evidenza sempre maggiore, e sono gli stessi compagni di squadra ad eleggerlo capitano, con una maggioranza bulgara; 23 su 25 scelgono lui. Nella scorsa stagione vi è il fondamentale passaggio in Primavera. Alessandro si ritrova a giocare con ragazzi spesso anche di due anni più grandi; ciò, tuttavia, non gli impedisce di fare la differenza. Le sue prestazioni si riveleranno fondamentali per la conquista della prestigiosa Viareggio Cup, torneo nel quale scende in campo 4 volte, impreziosendo lo score personale con una assist ed una rete importantissima, quella del 3-1 nella finale con l’Anderlecht. In campionato, invece, totalizza 22 presenze ed una rete. La scorsa stagione è anche quella della prima panchina in prima squadra, nella sfida contro la Juventus, oltre che dell’esordio in una partita non ufficiale, nell’amichevole disputata contro il Caen. Nella stagione che oggi pomeriggio vedrà il suo epilogo, Mastalli è stato leader indiscusso e capitano della Primavera di Brocchi. Ha totalizzato 20 presenze realizzando 7 gol nella stagione regolare ed 1 rete nei quarti di finale delle Final Eight, aprendo le marcature nella sfida persa contro il Torino. Il suo ex allenatore, passato intanto sulla panchina della prima squadra, sin dall’inizio della stagione ha dimostrato di tenerlo in serissima considerazione, aggregandolo spesso alla prima squadra e convocandolo in molte gare ufficiali. Nonostante ciò, però, l’esordio in Serie A ha tardato ad arrivare. Mastalli ha dovuto aspettare il minuto 76 della partita contro il Torino, disputata lo scorso 24 Maggio. Un esordio che lui stesso ha definito come “un’emozione unica”.

Anche con la maglia azzurra la sua esperienza inizia molto presto. Entra nel giro della nazionale già a partire dall’Under 16, percorrendo l’intera trafila, tanto da essere attualmente considerato uno dei leader dell’Under 19. Dal punto di vista tecnico Mastalli è una mezzala dotata di un piede destro particolarmente educato, di notevoli abilità tattiche oltre che di una micidiale capacità di inserimento, che gli permette di trovare spesso la via della rete. Ha nella capacità di dettare i tempi di gioco e nelle impressionanti qualità aerobiche le sue caratteristiche più importanti. Con il piede destro ha un calcio particolarmente preciso, sia sul lungo che sul corto. Dal punto di vista caratteriale è un vero e proprio leader. Ragazzo dall’educazione esemplare, è uno di quei calciatori che riesce a mettere in campo sia il cuore che il cervello, caratteristica che gli conferisce i connotati del trascinatore. Ad oggi non è dato sapere quale sarà il prossimo futuro del giovane Mastalli. Molto probabilmente l’ultima parola spetterà al nuovo allenatore del Milan, che dovrà valutare se il ragazzo è già pronto ad indossare la maglia rossonera della prima squadra. Ma, a prescindere da ciò che Mihajlovich deciderà, siamo pronti a scommettere che il Milan non si lascerà scappare un talento del genere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA