«Insigne si sente poco considerato dal Napoli»

L’agente: «Aspettiamo di capire i progetti della società e soprattutto se Lorenzo rientra ancora nei piani»
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NAPOLI - I tormenti del giovane Lorenzo vengono fuori così, un po' all'improvviso, nel bel mezzo di un'estate napoletana che, tanto per parafrasare De Laurentiis, passerà alla storia come quella della ridefinizione azzurra. Già, proprio così, il presidente ha utilizzato questa parola: “Ridefinizione”. Soft e ricercata. Mentre d'impatto, e non certo morbida, è l'analisi del manager di Lorenzo Insigne: «Il suo futuro non è certo: aspettiamo di capire il progetto e le ambizioni. E, cosa fondamentale, se il ragazzo rientra ancora nei piani: avverte poca considerazione».

DENTRO O FUORI - E allora, la rumba dello scugnizzo. Poche parole e via, si balla: incertezza, dubbi e tormenti. Appunto. Uno stato d'animo che Antonio Ottaiano, il manager del gioiello azzurro, racconta senza lesinare particolari: «La questione è molto semplice: è da un bel po', diciamo da mesi che stiamo aspettando un incontro con la società per capire qual è il progetto e quali sono le ambizioni e le aspirazioni. Da un punto di vista del club e soprattutto di Insigne». Considerazioni che, in virtù del valore del giocatore, non possono che innescare una domanda ovvia: perché queste perplessità? «Ripeto, perché provando ad avere un contatto e trovando difficoltà ad avere un interlocutore, aspettiamo certezze. Certezze relative al futuro e al ruolo che si vuole assegnare a Lorenzo nell'ambito di questo cambiamento complessivo, tecnico e societario: può anche darsi che lui non rientri più nei piani. E' quello che il giocatore vuole sapere».

IL CONTRATTO - Punto e a capo. E poi ancora: «Il punto su cui insisto è il progetto: è fondamentale. Il Napoli sta ridisegnando tutto e vogliamo capire in che direzione sta andando. Per intenderci: Insigne vuole conoscere il suo destino nei dettagli». Il contratto dice che è legato al Napoli fino al 2019, in virtù del prolungamento automatico scattato a novembre 2014. «Sì, dopo la famosa stretta di mano dell'estate 2013». Quella che seguì le firme del primo rinnovo del rapporto con il ventiquattrenne fantasista cresciuto nel mito del San Paolo e della squadra della sua città. «L'ingaggio?». A scalare fino al 2019 e attualmente di poco superiore al milione e mezzo di euro. «Beh, sotto il profilo contrattuale Lorenzo si sente un po' penalizzato rispetto ad altri colleghi del suo livello. Avverte una considerazione diversa rispetto ai giocatori che vengono da fuori e che probabilmente arriveranno in squadra nel prossimo futuro».

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