Pato-Lazio, ora è una corsa ad ostacoli

Lotito ci pensa, ma il tribunale di San Paolo gela il brasiliano ex Milan: niente risoluzione
Fabrizio Patania
3 min

ROMA - La pista era giusta, niente conferme esplicite ma neppure smentite e un’indiscrezione concreta: un emissario della Lazio è stato tra fine maggio e inizio giugno in Brasile a parlare con la famiglia di Alexandre Pato, ex attaccante del Milan, deciso a rompere il contratto con Corinthians e San Paolo per tornare a giocare nel campionato italiano. Ha fatto causa al Tribunale del Lavoro per liberarsi e se svincolato sarebbe stato un affare, un’idea clamorosa e un’opportunità di mercato da raccogliere al volo, perché si tratta di un grande attaccante e compirà 26 anni all’inizio di settembre. La Lazio ci pensava eccome e forse ci penserà ancora, ma adesso la trattativa si trasformerà in una corsa ad ostacoli. Perché ieri pomeriggio, dal Brasile, è arrivata la pronuncia del Tribunale di San Paolo. Il provvedimento era atteso tra giovedì e venerdì oppure all’inizio della prossima settimana. Pato e i suoi legali avevano attivato una procedura d’urgenza. Il Tribunale ha negato (per adesso) la rescissione cautelare del contratto e ha rinviato l’udienza nel merito, per entrare nel dibattimento, al 3 settembre, quando il mercato in Europa si sarà concluso. Ovvio: il giudice ha tutelato il club e non il calciatore per evitare che potesse accasarsi a parametro zero durante l’estate, fuggendo dal Brasile.

SCENARI - La battaglia legale tra Pato e il Corinthians continuerà. Il Papero ha chiesto la risoluzione per non aver percepito (nei tempi dovuti) il pagamento di alcuni premi legati ai diritti di immagine e i contributi previdenziali. Il Corinthians è corso subito ai ripari e nei giorni scorsi ha saldato gli arretrati, in questo modo ha cancellato l’inadempienza contrattuale relativa al debito e ha sventato il tentativo di svincolo almeno per i prossimi due mesi. Ora è in prestito al San Paolo, ma non ha giocato le ultime due partite del Brasilerao proprio perché stava provando ad andare via. Il prestito scadrà il 31 dicembre e il club Tricolor ha un’opzione di riscatto fissata a 14 milioni di euro che non eserciterà, perché è una cifra troppo elevata. Non hanno i soldi per acquistarlo. Il cartellino di Pato è di proprietà del Corinthians, che lo tiene sotto contratto sino al 31 dicembre 2016. Di fatto si trova a un anno dalla scadenza, nel luglio 2016 sarebbe libero di firmare per qualsiasi altro club. Un’opportunità che sperava di ottenere già oggi per ricollocarsi subito in Italia. Ora, chi lo vorrà acquistare, dovrà aprire una trattativa con il Corinthians, negoziando a cifre ritenute inferiori a quelle fissate per il riscatto dal San Paolo.

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