Esclusivo! Tutta la verità sul mercato della Lazio

Ecco il punto sulle operazioni in entrata e in uscita del club biancoceleste
Fabrizio Patania
7 min

ROMA - A che punto è il mercato della Lazio e in che tempi Lotito e il ds Tare piazzeranno i prossimi colpi? Proviamo a fare luce sul modo di procedere della società biancoceleste, non sempre compreso dalla piazza e dagli operatori. Girano tantissimi nomi, c’è incertezza sugli obiettivi, tenuti segreti dalla Lazio come non riesce a nessun altro club della serie A, ma sono chiare le strategie. Il percorso non cambia e le manovre di mercato non dipenderanno dalla partecipazione alla Champions o all’Europa League, ma dalla solita attenzione al bilancio e dalla possibilità di reperire quei tre o quattro rinforzi (a cifre contenute) che permetteranno a Pioli di migliorare, completare e consolidare l’organico. Lotito ha stanziato al momento circa 20 milioni di euro per il mercato e cercherà di chiudere le operazioni in entrata entro il 10 agosto, quando la società dovrà inviare a Nyon l’elenco dei 25 per il preliminare.

TEMPI - Gli acquisti subito oppure a fine luglio? Dipenderà dalle condizioni del mercato e soprattutto dalle uscite. La Lazio sta cercando di accelerare al massimo la sistemazione di tanti giocatori che non rientrano nei piani (Konko, Cana, Ederson, Pereirinha, Cavanda, Perea più un bel numero di ex Primavera) prima di acquistarne altri ed è la prima volta che Lotito parte con tre acquisti (Hoedt, Patric, Morrison più il riscatto di Mauricio) realizzati durante l’inverno, seppur a parametro zero. Il 9 luglio Pioli vorrebbe viaggiare verso il ritiro di Auronzo con il suo gruppo di titolari e senza giocatori da allenare solo perché sotto contratto. Ripartirà dalle certezze della squadra arrivata al terzo posto per affrontare Supercoppa e preliminari, più due o tre acquisti pronti per l’uso e da gettare subito nella mischia.

OBIETTIVI - Le priorità della Lazio sono tre: un attaccante, un centrocampista centrale, un esterno di fascia sinistra. Si conosce l’identikit tecnico. La punta deve essere veloce e con caratteristiche diverse da Klose e Djordjevic, non un uomo d’area ma un attaccante in grado di occupare tutte le posizioni nel tridente e di agire da seconda punta. Il centrocampista sostituirà numericamente Ledesma, in scadenza e non confermato. In regìa ci sono Biglia e Cataldi. Pioli vuole un giocatore dinamico, una mezz’ala di classe e di inserimento che sappia alternarsi a Parolo e Onazi oppure giostrare da centrale quando sceglierà il modulo con due mediani. L’esterno sinistro dev’essere un terzino di propensione offensiva, un omologo di Basta sull’altra fascia. Pioli cerca un crossatore di piede mancino ideale per la difesa a tre e anche capace di coprire con la linea a quattro. Braafheid ha rinnovato e resterà alla Lazio. Radu è in bilico, ma potrebbe restare a scadenza: fa comodo la sua duttilità tattica. Lulic resta sul filo, ma ad oggi non sono arrivate offerte congrue. Novaretti è stato ceduto al Leon, Cana è vicino all’addio, un altro difensore centrale (dal basso costo) verrà acquistato per completare il reparto accanto a De Vrij, Gentiletti, Hoedt e Mauricio.

CESSIONI - Lotito, Tare e Pioli vogliono confermare tutti i big. Felipe Anderson e De Vrij sono fuori discussione, possono arrivare offerte importanti, ma i due giocatori (con relativi agenti) hanno scelto di proseguire almeno per un altro anno il percorso professionale di crescita alla Lazio. Non ci sono pericoli imminenti e la società non li ha messi sul mercato. Fa parte a pieno titolo del progetto Lucas Biglia, ma qualche dubbio c’è. Il rischio può essere legato alle continue dichiarazioni del suo procuratore. La Lazio oggi non sa se l’agente dell’argentino ha in mano offerte irrinunciabili per portarlo al Real Madrid o al Manchester United o se le sue manovre sono funzionali ad ottenere un cospicuo adeguamento dell’ingaggio. Lotito, per prepararsi, ha alzato il prezzo dell’eventuale cessione a 50 milioni e proporrà un nuovo (ricco) contratto all’argentino per fare in modo che sia uno dei più pagati (con Klose e Candreva) all’interno dello spogliatoio. Oggi le possibilità di conferma di Biglia restano elevate. E’ chiaro che se partisse, andrebbe sostituito e i centrocampisti da regalare a Pioli diventerebbero due. I due giocatori che la Lazio potrebbe vendere sono Lulic e Keita. Il bosniaco, mesi fa, ha rifiutato il rinnovo del contratto e si è affidato al manager di Klose per tentare nuove esperienze (e trovare il contratto della vita) in Europa, forse in Bundesliga. Keita ha chiesto garanzie tecniche che Pioli non gli può assicurare, la Lazio non intende partire per la prossima stagione con equivoci irrisolti sotto il profilo delle motivazioni: se il manager dello spagnolo porta un’offerta di 16-18 milioni, la società si mette a trattare la cessione.

DUBBI - Verrà depositato il contratto di Morrison, talento formidabile ma poco convincente dal punto di vista caratteriale. L’inglese avverte nostalgia di Londra, non sembra un bel cominciare. La società terrà gli occhi aperti. E Lotito si riserva la possibilità di rinnovare il contratto a Mauri: al rientro dalle vacanze del capitano ne parleranno. Ad oggi Morrison e Mauri sono i due trequartisti della Lazio. Da qui alla fine di agosto, bisognerà monitorare la situazione. Non sono escluse sorprese e magari, se Pioli riuscirà a centrare l’ingresso in Champions, un bel numero 10 potrebbe essere preso. Sarebbe il top player per permettere un altro salto di qualità alla Lazio.

PREZZI - Con la Champions il budget potrebbe impennarsi dopo il 26 agosto, ma oggi Lotito ha da spendere una ventina di milioni ed è inutile guardare e illudersi che acquisterà giocatori la cui valutazione è già schizzata verso l’alto. Hernanes era costato 11,5 milioni, Biglia quasi 10, Felipe e De Vrij 7,5, Basta e Parolo intorno ai 5. E’ questo il range su cui si orienta la Lazio e ci sono almeno tre acquisti (non parametri zero) da realizzare prima del preliminare con 20 milioni. Tare è bravissimo e ha un’alta percentuale di successo nel pescare in giro per il mondo giocatori buoni per la Lazio e con l’ideale rapporto qualità-prezzo. Questo è anche uno dei motivi che spinge la Lazio fuori dall’Italia per il mercato. Prezzi più convenienti e poi maggiore facilità di lavorare nell’ombra per non far salire i prezzi. Lotito non ha mai sbandierato i propri obiettivi, la propensione a smentire è innata. L’estate scorsa i nomi di Parolo, Basta e Astori vennero subito fuori perché la Lazio, spinta da Reja, si era rivolta al mercato italiano. Un’eccezione. Quest’anno la Lazio è tornata nella propria normalità. Tare non fa mercato all’Hilton di Milano, ma coltiva i suoi rapporti internazionali con i procuratori di mezza Europa. Così si spiegano Bakambu, Thauvin, Bahebeck, Xhaka, Rafinha, Zambrano, Leskovic, Adrien Silva, Montero, Kavlak, Tremoulinas, Willems come in passato erano spuntati all’improvviso Gentiletti, Hoedt, Mauricio, Patric e così via. La cronaca, tra qualche settimana, dirà qual è il nome giusto o se verrà fuori l’ennesima sorpresa tenuta segreta dalla Lazio.
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA