Incredibile Bertolacci: vale due Kakà

È il terzo italiano più pagato dal 2002: ora stop ad altri big
Andrea Bertolacci: 20 milioni (dalla Roma al Milan nel 2015)© Getty Images
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MILANO - Bertolacci occupa il terzo posto di un podio molto particolare. Quello dei giocatori italiani più pagati dal 2002 ad oggi. Con i suoi 20 milioni di euro (e spicci...), l’ex Genoa viene dopo soltanto il primatista assoluto Nesta (oltre 30 milioni, ma sono trascorsi 13 anni) e Balotelli, ceduto dall’Inter al Manchester City un lustro fa. Limitandosi al Milan, anche Kakà fu pagato meno, pur avendo partecipato (da comparsa) al Mondiale 2002. Rimanendo all’attualità, invece, e ai giocatori abituati ai migliori palcoscenici, come la Champions, la stessa Juventus ha pagato meno Mandzukic: 19 milioni all’Atletico Madrid per un ex campione d’Europa, con il Bayern, e un titolare della nazionale croato. Normale quindi che tra i social e i forum rossoneri sia scoppiato un dibattito.

WITSEL STOPPATO - In discussione, però, non c’è il valore tecnico di Bertolacci, peraltro adeguatamente certificato da una stagione ad altissimi livelli, condita da 6 gol - uno dei quali nella vittoria per 3-1 del Genoa a San Siro, al termine di una spettacolare discesa di 40 metri palla al piede - e 8 assist, ma l’investimento necessario per il suo acquisto. Che è pari se non superiore a quello di un campione già affermato. E che, stando a quando trapelato da Casa Milan, stopperà l’arrivo di altri big in mediana.

 Niente Witsel (per cui lo Zenit chiede evidentemente più del doppio dell’ex rossoblù), insomma. Bertolacci, quindi, sarà la mezz’ala titolare nel nuovo Diavolo targato Mihajlovic, che avrà Bonaventura come trequartista. Non sarebbe arrivato, però, se la scorsa settimana il club rossonero avesse vinto il derby con l’Inter per Kondogbia.

PLUSVALENZA PER LA ROMA - La verità è che, al di là dell’alta e unanime considerazione che raccoglie all’interno del club (Mihajlovic è tra i suoi principali estimatori), è da escludere che il Milan avesse previsto un simile investimento per Bertolacci. Non a caso, risulta che Galliani si sia risentito con il suo “amico Preziosi” nel momento in cui ha appreso che la Roma, su indicazione di Garcia che lo riteneva un rinforzo utile alla causa, ne aveva riscattato la comproprietà. Evidentemente, l’ad milanista già si aspettava la rigidità che il club giallorosso avrebbe poi manifestato al momento di trattare. Avendo il centrocampista a bilancio per 17 milioni di euro (il riscatto della seconda metà del cartellino è costato 8,5), infatti, Sabatini ha preteso di realizzare una plusvalenza, negando qualsiasi tipo di sconto.

LUNEDI' VISITE MEDICHE - L’accelerazione finale per l’operazione è andata in scena giovedì sera, con una cena tra Galliani e Lucci, agente del centrocampista, ma con in mano anche il mandato della Roma. Ieri c’è stata una nuova lunga riunione per fissare gli ultimi dettagli di un affare, con il Milan costretto ad alzare di un milione di euro la sua offerta: da 19+1 di bonus a 20+1. L’intesa per il contratto di Bertolacci, ovvero un quadriennale da 1,5 milioni a stagione, invece, era stata raggiunta già da tempo, tanto che il giocatore lunedì è atteso a Milano per sostenere le visite mediche. A meno di cambi di programma, il tifoso milanista Bertolacci (nato a Roma e cresciuto nel vivaio giallorosso) non sarà presente al raduno di venerdì prossimo: avendo giocato con anche l’amichevole con il Portogallo, come gli altri azzurri avrà una settimana di vacanza supplementare.


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