Roma, Dzeko e Casillas solo sogni?

Sabatini sta lavorando su piste costose ma suggestive
Roma, Dzeko e Casillas solo sogni?© Bartoletti
Marco Evangelisti e Roberto Maida
3 min

ROMA - Non è che lo abbiano lasciato indietro. Un bel nome sonoro come quello di Edin Dzeko solleverebbe il mercato della Roma dalla carta moschicida in cui sembra essersi impaniato. E’ che il direttore sportivo Walter Sabatini, ancora ieri alle prese con il mal di denti ma non per questo inattivo (con le tecnologie di oggi non è necessario viaggiare per l’ordinaria amministrazione degli affari), sa essere realista quando occorre. Dzeko costa molto, su tutti i fronti. Per il cartellino il Manchester City chiede 24 milioni, il giocatore è anche disposto a tagliuzzarsi l’ingaggio ma per scendere da 8 milioni ai livelli che la Roma considera sostenibili hai voglia a potare. Il ragionamento dei dirigenti giallorossi fa poche grinze: un giocatore di 29 anni va sfruttato per un certo numero di stagioni per essere accessibile. Ma questo significa che probabilmente alla fine di un lungo contratto il suo valore di mercato scende notevolmente a causa dell’età che avanza. Dzeko continua a essere considerato esattamente come all’inizio della bella stagione: non avvicinabile. Però non è del tutto necessario incatenarsi alla razionalità. Qualche volta è lecito lasciarsi andare, mantenere la lucidità e insieme sperare che le cose cambino.

PRUDENZA - Nelle condizioni attuali Dzeko è considerato un affare in cui non avventurarsi. Se vogliamo stare ai fatti, i centravanti seguiti dalla Roma sono Lukaku, Lacazette, Benteke, giovani in via di valorizzazione, ed eventualmente Luiz Adriano, accessibilissimo dal punto di vista dei costi. Eppure Sabatini continua a mantenere un presidio dalle parti di Manchester e non interrompe i contatti con la proprietà del City, che fa capo a Mansur bin Zayed ed è la stessa dell’Al Jazira, squadra con la quale si stava trattando Gervinho. [...]

IKER - E c’è un’altra possibilità suggestiva per la Roma: Iker Casillas, capitano del Real Madrid e della Spagna. I contatti con il manager Carlos Cutropia sono costanti, quasi quotidiani, e stanno portando all’elaborazione di un piano industriale: a certe condizioni, l’affare si può chiudere. Per prima cosa, il Real Madrid deve essere disposto a regalare la sua bandiera, che a 34 anni ha litigato con il presidente Florentino Perez e ha rotto con una parte della tifoseria del Bernabeu. Casillas a costo zero ci può stare, specialmente se nel frattempo il Madrid riuscirà a importare De Geal. L’altro ostacolo è lo stipendio. Iker Casillas guadagna circa 7 milioni netti. 

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