L'Inter rilancia: tris d'assi per Mancini 

Dopo il no di Imbula, Ausilio vira su Sandro, Mario Suarez e Lucas
L'Inter rilancia: tris d'assi per Mancini © Getty Images
Andrea Ramazzotti
2 min

MILANO - Il Porto ha sorpassato l’Inter e si è preso Imbula, ma in corso Vittorio Emanuele il mancato arrivo del francese non ha provocato terremoti. Il dg Fassone e il ds Ausilio ieri erano già al lavoro per assicurare a Mancini il centrocampista centrale che gli serve per completare la mediana: i due dirigenti hanno congelato Felipe Melo, opzione gradita al tecnico, e, d’accordo con l’allenatore, si stanno concentrando su profili che reputano ancora migliori. La lista dei nomi comprende “vecchi” obiettivi tornati d’attualità come Lucas Leiva del Liverpool, Mario Suarez dell’Atletico Madrid e Sandro del Tottenham. L’Inter sta facendo un tentativo per vedere quale dei tre può essere acquistato alle condizioni economiche migliori (prestito biennale con diritto/obbligo di riscatto) e poi prenderà una decisione. Non è da escludere che il prescelto possa arrivare già per il fine settimana visto che nessuno è da considerare una pedina fondamentale nello scacchiere tattico delle rispettive formazioni.

ADDIO IMBULA -I dubbi degli ultimi giorni si sono trasformati in certezze domenica notte, con l’accordo tra il mediano, il Porto e l’Olympique. Ieri il francese ha lasciato il ritiro spagnolo del Marsiglia per volare in Portogallo ed effettuare le visite mediche. E’ stato lui a fare la scelta, scartando l’Inter che lo corteggiava da settimane, per accettare un ingaggio più ricco e avere l’opportunità di calcare il palcoscenico della Champions con la maglia del Porto. Come già emerso, dietro all’operazione c’è la regia della Doyen e di Nelio Lucas, che evidentemente ha finanziato il club lusitano, capace di mettere sul tavolo 23 milioni di euro, contro i 20 complessivi dell’Inter. La società nerazzurra, che comunque aveva ottenuto il sì del Marsiglia, avrebbe pagato immediatamente soltanto 1 milione e avrebbe versato i restanti 19 tra 18 o 24 mesi. Il Porto, invece, sborserà almeno metà della cifra (12 milioni) subito e gli altri 11 a rate.

Leggi l’articolo completo sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA