Il piano Dzeko? La Roma lo ideò ad aprile

Un viaggio di Sabatini a Manchester servì a impostare l'affare: ora i giallorossi stringono
Il piano Dzeko? La Roma lo ideò ad aprile© Bartoletti
Roberto Maida
2 min

ROMA - Un viaggio di tre mesi fa aiuta a comprendere la strategia della Roma: in quel blitz a Manchester, quando l’obiettivo sembrava lo svincolato Milner, Walter Sabatini aveva in realtà cominciato a impostare la trattativa per Edin Dzeko. Ottenendo, da subito, adesioni entusiastiche da parte del giocatore e reazioni possibiliste da parte del Manchester City. Se Dzeko giocherà nella Roma, si deve anche a quel primo contatto, arrivato molto prima della certezza della conquista della Champions League.

COLLOQUI - Adesso però la Roma deve raggranellare i soldi che le servono per chiudere i conti. Visto che Gervinho sembra intenzionato a restare, dopo aver rinunciato al trasferimento ad Abu Dhabi, Sabatini si aspetta di perfezionare in breve tempo le cessioni di Mattia Destro e Seydou Doumbia. Più facile la prima, con Destro allettato dalla Fiorentina ma voluto con maggiore convinzione dal Monaco. Doumbia invece ha proposte esotiche che lo interessano poco. Sente di avere le qualità per fare innamorare la Roma. Ad ogni modo, i 10-12 milioni preventivati per Destro non sono sufficienti ad agganciare Dzeko. Ed ecco che tra i dirigenti si affaccia anche la possibilità di una partenza dolorosa: quella di Alessio Romagnoli, pietra preziosa del vivaio, per cui il Milan si dice pronto a una follia. Venti milioni, che non sono pochi.

IL PIANO - Tornando al programma di rafforzamento, è atteso nei prossimi giorni un nuovo incontro con i dirigenti del City. Sabatini sa che l’acquisto è possibile, molto più di altri giocatori che la Roma ha cercato: da Lacazette a Benteke, senza dimenticare Bacca su cui il Milan è stato travolgente. E’ possibile perché Dzeko è stato “convocato” da Pjanic e perché i costi dell’operazione sono sostenibili, come ha candidamente ammesso anche Pallotta nella conferenza stampa del mese scorso. Però bisogna presentarsi a Manchester con i soldi in tasca, quindi dopo un paio di cessioni, evitando di prolungare la trattativa: Dzeko, che comunque ha deciso di lasciare il club dove è frenato da Aguero, non potrà aspettare fino alla fine di agosto.

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