CR7 al Psg libera Ibra al Milan

Perez ha incontrato la proprietà qatariota. Il portoghese potrebbe sbarcare a Parigi: il ritorno dello svedese non è più un sogno
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MILANO - Sarà un gioco di incastri a riportare Ibrahimovic al Milan. Prima di realizzare il suo sogno, infatti, Berlusconi dovrà attendere che una serie di tasselli trovi la sua collocazione ideale, in modo da innescare il più classico dei domino. Per cominciare, la condizione fondamentale per cui lo svedese venga liberato dal Paris Saint-Germain è che venga trovato un suo degno e adeguato sostituto. Ebbene, grazie alla sospensione delle sanzioni Uefa per la violazione del fair play finanziario, tale ricerca è inevitabilmente più agevole. Al momento, peraltro, l’idea prevalente nel club francese non è quella di acquistare un altro centravanti, ma un grande esterno offensivo che consenta a Cavani di spostarsi in mezzo all’attacco. In questo senso, la pedina più raggiungibile è parsa immediatamente Di Maria, già in uscita dal Manchester United. Il vero e più clamoroso colpaccio, però, potrebbe essere Cristiano Ronaldo.

RIUNIONE IN QATAR - E c’è una fondamentale circostanza a dare consistenza a questo scenario. Nello scorso weekend, infatti, secondo quanto rivelato da “France Football”, Florentino Perez, presidente del Real Madrid, è volato negli Emirati per incontrare la famiglia reale del Qatar, che è anche proprietaria del Psg. Di sicuro, dietro al suo viaggio ci sono ragioni imprenditoriali: essendo un costruttore, è interessato alla realizzazione di una serie di infrastrutture nel Paese, tra cui un’autostrada. Ma tutto lascia credere che la riunione sia servita anche per parlare di altri affari, quelli calcistici. In Spagna, qualcuno ha voluto collegare proprio Ibra a Real Madrid. Ma l’ipotesi non ha trovato conferme, anzi tutto lascia intendere che il vero “argomento” sia stato Cristiano Ronaldo. Del resto, il Psg, per bocca del presidente Al Khelaifi, non ha mai nascosto il desiderio di portare il portoghese a Parigi. E il momento potrebbe essere proprio quello giusto, visto che CR7 ha concluso la stagione con qualche insofferenza nei confronti della dirigenza “Merengue” e l’esonero di Ancelotti non lo ha certo ravvicinato a Florentino Perez. Insomma, a 30 anni potrebbe anche accettare di tentare una nuova avventura in un altro campionato. Magari sarà più difficile da convincere il numero uno del Real, ma più per l’impatto mediatico che avrebbe la cessione che per vero affetto. Del resto, non fu lui ad acquistare Cristiano Ronaldo dal Manchester: era stato il suo predecessore, Calderon, a farlo con un anno di anticipo e a lui toccò solo chiudere l’affare, staccando l’assegno.

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