Trionfo di Bartomeu: niente Barcellona per Pogba

Il numero uno uscente guiderà il club catalano anche nei prossimi sei anni. Al rivale Laporta non è bastata la promessa di portare subito a Barcellona lo juventino Paul Pogba in caso di vittoria alle urne
Trionfo di Bartomeu: niente Barcellona per Pogba© EPA
Andrea De Pauli
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BARCELLONA (SPAGNA) - A quarantadue giorni dal trionfo di Berlino sulla Juve, che ha regalato al Barça il secondo triplete della sua gloriosa storia, il 54,63 % dei 47.270 soci blaugrana che si sono presentati nel recinto del Camp Nou per esercitare il loro diritto di voto, hanno confermato José María Bartomeu alla guida del club blaugrana per i prossimi sei anni. Vince, anzi stravince, così, l’uomo che aveva ereditato la poltrona più importante del club da Sandro Rosell, lo scorso 23 gennaio del 2014, all’indomani dell’esplosione dell’affaire Neymar. Niente da fare per il diretto rivale, Joan Laporta, che nonostante la promessa di portare a Barcellona Paul Pogba, si deve accontentare del 33,03% delle preferenze. Staccati gli altri due candidati, Augustí Benedito, che si ferma al 7,16%, e Toni Freixa, fanalino di coda con il 3,70%. Affluenza più alta delle attese, 43,12% dei 109.367 soci con diritto di voto, nonostante l’afosa giornata di metà luglio.

SODDISFAZIONE  - Alla resa dei conti, i tifosi del Barça hanno messo da parte la preoccupazione per i guai giudiziari di Bartomeu, individuato tra i diretti responsabili delle irregolarità legate alla contrattazione di Neymar, l’imbarazzante partnership con il Qatar e la squalifica comminata dalla Fifa, che impedisce alla società catalana di tesserare nuovi rinforzi fino al prossimo primo gennaio del 2016. Nella mente solo l’en plein che ha chiuso la prima, trionfale stagione di Luis Enrique sulla panchina del Barça. Di qui la plebiscitaria conferma dell’uomo della continuità, Bartomeu. “Siamo felicissimi per il risultato che abbiamo ottenuto, oltre 25 mila voti”, il primo commento del presidente, alla scoperta di essere stato appoggiato da oltre la metà dei soci con diritto di voto che si sono presentati alle urne. “Siamo entusiasti per questa giornata elettorale, anche per l’affluenza, che ci aspettavamo più bassa. Gli ultimi risultati sportivi ci invitavano all’ottimismo e per nostra fortuna non ci sono state sorprese”. Delusione cocente per Laporta, che dopo le congratulazioni di prammatica, non ha risparmiato un paio di bordate al grande rivale. “Ringrazio tutte le persone che ci hanno supportato e votato e facciamo i complimenti al vincitore”, l’esordio. “Siamo dispiaciuti perché credevamo nel nostro progetto. Purtroppo vince un modello agli antipodi, con un presidente sotto processo, che sta distruggendo la cantera e fa accordi con il Qatar”.

 CONTINUITÀ - Si prosegue, pertanto, con il progetto sportivo e con il gruppo che ha vinto tutto nell’ultima stagione, agli ordini di Luis Enrique, tra i primi a votare in mattinata, come gli altri elettori vip Cruijff, Puyol, Xavi e Piqué. A livello di rosa, ad eccezione del recente arruolamento di Arda Turan e Aleix Vidal, utilizzabili, comunque, solo a partire dal prossimo gennaio, non dovrebbero esserci grosse sorprese di mercato. Avanti tutta anche con la faraonica pianificazione dell’Espai Barça, che mira alla riurbanizzazione della zona del Camp Nou, prevista per i prossimi anni.

@andydepauli


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