Astori piace al Napoli, ma senza i suoi scarpini

De Laurentiis non transige sugli sponsor. Nell’affare Vrsaljko entra anche El Kaddouri
Astori piace al Napoli, ma senza i suoi scarpini
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ROMA - Definizione politicamente corretta: ottimismo. In attesa fiduciosa: è così che le parti in causa definiscono la situazione tra il Napoli e Davide Astori (28). E da quando il problema dell'immagine è venuto fuori - a oggi una decina di giorni - la vicenda ha ormai assunto i contorni della telenovela. E così sia: che si attenda. Ma fino a un certo punto, per le rispettive necessità: Sarri vuole un difensore e la Fiorentina è sempre in agguato. A breve sarà chiara anche la situazione di Gokhan Inler (31): il Watford, rinfrancato da un'apertura, è tornato in pressing confezionando un'offerta, e ora l'ultima parola spetta allo svizzero. Pressing, esercizio molto in voga in questi giorni di mercato: e nel caso del Napoli è tutto indirizzato a convincere il Sassuolo a cedere Sime Vrsaljko (23).

IL CASO - E allora, innanzitutto la vicenda-Astori. Un caso che, a farla facile, balla sui tacchetti. O giù di lì. Il Napoli vuole che il giocatore risolva in toto il suo contratto d'immagine con la Puma, mentre il brand tedesco ha chiesto di lasciargli indossare almeno gli scarpini. Come accadde con Gabbiadini: risposta negativa. No, niente da fare: perché De Laurentiis, come noto, è partito con il progetto di realizzazione degli scarpini a marchio Napoli. Sintesi: bisogna rinunciare a tutto e accettare l'ingaggio originario, senza ritocchi. E' questo il muro che si sta progressivamente sgretolando. Il gradimento è reciproco: Sarri vuole Astori e Astori vuole Napoli. Sullo sfondo, la Fiorentina: se la questione non decollerà, i viola sono pronti a piazzare il colpo. Marios Oikonomou (22) del Bologna resta l'alternativa azzurra.

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