© LaPresseROMA - Meglio non guardare il calendario né il datario dell’orologio, altrimenti puoi accorgerti che manca un mese all’inizio del campionato e ti vengono le ansie. Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, in verità è specializzato nel muoversi in punta di piedi tra le trincee e se ha deciso di impostare questo mercato come una durissima prova per i nervi di tutti avrà le sue ragioni.
UNO DI MENO - Muoversi si muove, per carità. Ieri sera è partito per Milano, da dove peraltro si raggiungono con buona rapidità molte destinazioni, da Londra a Manchester alla stessa Barcellona, per non dire di Montecarlo o Parigi. L’assenza di Adriano Galliani, recatosi in Cina, fa escludere l’ipotesi che la Roma si sia decisa in quattro e quattr’otto a cedere Alessio Romagnoli. Per Mattia Destro bisogna sempre aspettare che la Fiorentina riesca a vendere Mario Gomez. Seydou Doumbia è ben avviato verso un ritorno al Cska Mosca, a meno che il paio di squadre cinesi interessate non presenti offerte concrete. Per adesso è un mercato a togliere e intanto la Roma ha tolto Abdul Rahman Baba. Gli hanno mandato a dire di non aspettare neppure fino a sabato, com’era nelle promesse, e di accettare senz’altro il trasferimento dall’Augsburg al Chelsea. Questo accade perché Baba è ghanese, quindi extracomunitario. E la Roma ha fatto sapere agli interessati che i due posti da extracomunitario consentiti verranno occupati da attaccanti. Il passaggio logico viene naturale. Uno dei due attaccanti in questione è il bosniaco Edin Dzeko. In assenza di nomi sorprendenti, bisogna concludere che l’altro sia Mohamed Salah [...]. Alla Roma dicono che bisognerà pazientare ancora un paio di giorni prima di cominciare a snocciolare gli acquisti, ma intanto in Inghilterra danno per fatto quello del portiere polacco Wojciech Szczesny.
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