Lazio, per Biglia rifiutata offerta dello United da 25 milioni

Il Manchester aveva offerto 25 milioni per l’argentino, poi ha preso Schweinsteiger
Lazio, per Biglia rifiutata offerta dello United da 25 milioni© LaPresse
Fabrizio Patania
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ROMA - Il retroscena rimbalza dallo spogliatoio di Formello, non dagli uffici: Lotito ha detto no al Manchester United per Lucas Biglia. L’unica reale offerta sinora recapitata alla società biancoceleste per il playmaker argentino arrivava dall’Inghilterra. Van Gaal era pronto a mettere 25 milioni per il suo cartellino. La Lazio neppure si è seduta a parlarne, per cominciare davvero a pensarci ne voleva almeno 40 e non ci sono stati i presupposti per aprire una trattativa. L’ex ct dell’Olanda ha ovviamente i ganci giusti a Formello (Joop Lensen, direttore dell’Academy, è stato un suo collaboratore) per capire che aria tirava con Lotito e ha mollato Biglia, dirottando sul tedesco Schweinsteinger in uscita dal Bayern Monaco, due anni più vecchio dell’argentino e anche meno costoso, perché è stato pagato 18 milioni. L’ipotesi del Manchester United è naufragata e l’interessamento presunto del Real Madrid, che ci aveva provato l’estate scorsa, sinora non ha mai preso corpo realmente.

IMPORTANZA - Lucas Biglia, dopo la Coppa America e vacanze durate appena tre settimane, tornerà lunedì a Roma per riprendere la preparazione e unirsi al gruppo della Lazio, che venerdì 31 luglio partirà per la spedizione di Shanghai. Il ds Tare, come ha dichiarato in conferenza stampa ad Auronzo, e Pioli cercheranno di spiegargli quanto è importante per la squadra biancoceleste. È il leader silenzioso all’interno dello spogliatoio, è l’anima e il motore in campo, il play capace di interpretare alla perfezione il calcio offensivo di Pioli, perché è sempre il primo a salire nel tentativo di riconquistare il pallone. Porta naturalmente la Lazio ad attaccare, quasi mai tira indietro il centrocampo. Metronomo ideale di una squadra abituata a pressare. E’ anche una presenza fondamentale in termini di personalità e senso di appartenenza, uno dei giocatori più importanti e rappresentativi accanto a Klose e Candreva, gli autentici tre capitani della Lazio.

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