Pradè: «Non solo Kalinic. Borini? Pista aperta»

Il ds della Fiorentina: «Lavoriamo in sintonia con Paulo Sousa»
Pradè: «Non solo Kalinic. Borini? Pista aperta»
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FIRENZE - "Kalinic è un attaccante che ci piace, la trattativa con il Dnipro sta andando avanti anche se abbiamo altre piste aperte". Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha fatto il punto sul mercato a margine della presentazione di Davide Astori al Franchi. "Con la partenza di Mario Gomez l'acquisto di un attaccante è la priorità - ha continuato Pradè - Stiamo lavorando in sintonia con l'allenatore. Avendo già una base importante non abbiamo fretta, negli ultimi giorni si presenteranno tante occasioni" facendo capire che restano caldi pure altri nomi a iniziare da Fabio Borini. "È una delle situazioni aperte. Non è detto che una cosa escluda l'altra". Molto dipenderà anche dalla conferma di Joaquin il cui procuratore è a Firenze per incontrare il club viola. Intanto Pradè ha chiuso la porta al centrocampista brasiliano Walace del Gremio: "Non ci interessa più, in quel ruolo abbiamo preso Suarez".

Parole dolci per Astori: "Ci è sempre piaciuto ma l'anno scorso le condizioni non erano favorevoli". Il centrale ha firmato un quadriennale e vestirà la maglia n.13: "L'avevo a Cagliari, nella Roma era di Maicon". La stagione nella capitale non è stata fortunata per Astori tanto che i giallorossi non l'hanno riscattato: "Abbiamo centrato gli obiettivi prefissati però specie nella seconda parte di stagione abbiamo avuto qualche problema che ha finito per penalizzare quanto fatto nei primi sei mesi". Sulla rottura col Napoli delle scorse settimane: "Una trattativa come tante, non ha avuto buon fine per vari motivi, parentesi chiusa" ha tagliato corto il neo viola entusiasta di iniziare l'avventura a Firenze: "Qui perché ci sono meno pressioni che a Roma? Non vedo differenze, comunque le pressioni non mi hanno mai spaventato. Questa piazza mi è sempre piaciuta per il tifo e la qualità del gioco. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, un gruppo solido, innesti importanti, un allenatore che mi ha colpito per il carisma e l'energia che trasmette alla squadra. Firenze non è un trampolino di lancio ma un punto d'arrivo, può aiutare a consacrarmi in Italia e all'estero e anche a restare in azzurro in vista degli Europei: con Conte ho un ottimo rapporto e ora gioco vicino a Coverciano". Intanto Astori lavora per arrivare alla migliore condizione: "Non sono ancora al 100% ma per il debutto col Milan sarò pronto"

 


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