Il Napoli cambia: Juan Jesus

Cairo alza il prezzo di Maksimovic e si riapre la pista che porta al difensore nerazzurro
Antonio Giordano
2 min

NAPOLI - Dove c’eravamo lasciati? Meno quattrodici, inutile perdersi nei ricordi, tra le pieghe del blocknotes: un difensore, un esterno, un centrocampista e poi, magari, si vedrà per il quarto assalto finale, quello che concluderà la riffa. Il mercato sta esplodendo, tra sottili provocazioni, allusioni e strategia delle parole: c’è una squadra (quasi) fatta, ritocchini da pennellare qua e là e nessuna voglia di farsi prendere per la gola.

CUORE TORO, MA D’ORO - Cairo l’ha buttata lì, mica gratuitamente («abbiamo ricevuto un’offerta inadeguata al valore del giocatore di 12 milioni di euro più bonus: non dico che un’offesa») però le sollecitazioni subliminali rischiano di restare lì, senza produrre controreazioni del Napoli, semmai indirizzandolo altrove, di nuovo verso Oikonomou o anche incontro a Juan Jesus, perché non c’è intenzione di avvicinare la soglia dei venti milioni d’euro, lasciandosi andare a interventi (economici) irragionevoli.

 La linea è tracciata, da destra a sinistra: Maggio o Hysaj, Albiol, Chiriches o Koulibaly, Ghoulam (o Strinic o Hysaj) e per il momento si può procedere, lasciando a Giuntoli l’onere di andare a pescare in Italia o all’estero l’ultima figurina utile per completare l’album difensivo. I dodici milioni (ed i bonus) rappresentano la base d’avvio d’una trattativa che ora soltanto il Torino può decidere se riavviare o inaridire sul nascere: ma Maksimovic ha espresso i suoi desideri, l’ha fatto personalmente e attraverso il manager, sottolineando che ci sono occasioni - nella vita d’un calciatore - da afferrare.

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