Calciomercato Juventus, Dybala: «Higuain un modello»

L'attaccante bianconero: «A Torino ho capito che cos'è la pressione e mi ha aiutato per conquistare l'Argentina. Brasile? Io sono pronto»
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BUENOS AIRES - «Quando ho ricevuto la chiamata della nazionale è stato uno dei giorni più importanti della mia vita, mi sono passate mille cose per la testa. Non è facile spiegare cosa ho provato quando ho esordito. Argentina-Brasile? Sarà la mia prima volta per questa grande sfida, è un sogno e una partita molto importante, dovremo vincere, cercheremo di spaventarli. Prima di partire i miei compagni alla Juve, anche i brasiliani, mi hanno detto di non avere paura. Devo vincere anche perché nello spogliatoio ci sono diverse scommesse in ballo...». Così Paulo Dybala si confida al Clarin, alla vigilia della grande sfida che metterà di fronte le due corazzate sudamericane per una sfida che l'Albiceleste non può perdere, visto l'unico punto conquistato in due partite del girone di qualificazione ai Mondiali del 2018. «Il Brasile ha grandissimi giocatori, con un Neymar al top della condizione in questo momento. Non dobbiamo concedere loro nulla, se si accendono sono pericolosissimi».

HIGUAIN È UN MODELLO, LO STUDIO SEMPRE - L'Argentina sarà senza Aguero, Tevez e Messi, con Higuain che dovrebbe partire titolare: «Abbiamo i migliori attaccanti del mondo, purtroppo alcuni sono infortunati ora ma abbiamo il Pipita che sta attraversando un grandissimo momento col Napoli. Lo guardo sempre in Italia quando gioca per imparare, e vederlo ora qui vicino mi aiuta a imparare di più. E spero sempre di entrare in campo, darei qualsiasi cosa per entrare e segnare.

Tutti vogliamo giocare, ma l'undici lo fa il mister e sarà la formazione migliore. Dobbiamo vincere giocando e usando il cuore», continua Dybala, «mi piace lo schema con una punta centrale e due attaccanti ai suoi lati, è lo stesso modulo con cui ho iniziato a giocare e se il Tata mi vuole utilizzare in quel ruolo, lo so fare bene».

JUVE, ORA SO COS'È LA PRESSIONE - Chiusura sulla Juventus: «A Palermo non avevo alcuna pressione, ora alla Juve ho capito cosa vuol dire. E sono le stesse pressioni che senti indossando la maglia dell'Argentina. La Juve mi ha aiutato molto, sono in un club dove l'unico pensiero è quello di vincere e questo aiuta ad essere preparati mentalmente in campo. E qui con tutti i miei compagni condividiamo la stessa mentalità».


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