Calciomercato, Setti: «Iturbe-Schelotto? Non c'è niente di certo»

Il presidente del Verona: «Il ritorno di Juancito lo vedo difficile, ma dovesse partire da Roma sicuramente non disdegnerebbe una squadra e una piazza che già conosce»
Calciomercato, Setti: «Iturbe-Schelotto? Non c'è niente di certo»© Bartoletti
2 min

VERONA -"Se i tifosi si preoccupano del risultato sportivo li capisco, ma altri discorsi no, siamo una società solida e questo è riconosciuto da tutti a livello nazionale". Così il presidente del Verona, Setti, ha fatto il punto del campionato e sulla società a TeleArena: "Stiamo facendo un percorso coerente. Non mi stanno bene nemmeno le critiche al calciomercato, abbiamo speso dei soldi per prendere calciatori di ottima prospettiva. Io venuto per fare business? Mi basterebbe non rimetterci, il bilancio che andiamo a chiudere presenta un meno che andrà sanato. Il valore della società? La quotazione è figlia di tanti fattori. Diritti tv, più eventuali plusvalenze, merchandising e i ricavati della biglietteria. Il discorso principale è quello degli stipendi, che vanno ad incidere molto. La retrocessione sarebbe per noi un danno esagerato, nelle logiche moderne è un baratro inaffrontabile, ma non dobbiamo pensarci, la salvezza è alla nostra portata. Ma se andremo in Serie B non ci tireremo indietro".

MERCATO - Focus sul mercato poi per Setti: sul piatto, passato, presente e futuro: "Per me è stato fatto il miglior mercato possibile. Pazzini? Un'operazione riuscitissima, quando starà meglio farà vedere il suo valore. Souprayen? Dopo la prima partita con la Roma almeno tre società hanno chiesto informazioni. Romulo? Il suo procuratore non lo aiuta molto. Nessuno rinuncia alla Nazionale a cuor leggero, vuol dire che non stava bene. Contiamo di recuperarlo a gennaio. Torneremo sul mercato? Se servirà intervenire allora lo faremo. Iturbe e Schelotto? Di sicuro non c’è nulla, stiamo cercando informazioni ma dobbiamo aspettare gennaio. Il ritorno di Juancito lo vedo difficile, ma dovesse partire da Roma sicuramente non disdegnerebbe una squadra e una piazza che già conosce".

MANDORLINI - "La conferma di Mandorlini? Non è stata scelta economica, il mister è stato confermato esclusivamente perché ha dimostrato che ha in mano la squadra. Delio Rossi l’anno scorso è stato vicino alla panchina del Verona? Da parte mia e di Gardini no, per Sogliano ci sarebbero state più possibilità. L’addio a Sogliano? La decisione non nasce in estate ma prima. Dal punto vista tecnico in tre anni ha lavorato bene per un anno e mezzo e male per altrettanto tempo".


© RIPRODUZIONE RISERVATA