Calciomercato Milan, Montolivo: «Con la Juventus non c'è mai stato niente»

Il centrocampista rossonero: «Battiamo Allegri e svoltiamo»
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MILANO - Sono trascorsi quasi tre anni da quel 25 novembre 2012. E’ stata l’ultima volta in cui il Milan ha battuto la Juventus, incassando poi ben cinque sconfitte consecutive in campionato. Ma è anche stata la prima volta di Montolivo capitano del Diavolo: una scelta (di Berlusconi) che è subito apparsa felice non solo per il valore tecnico del centrocampista nato Caravaggio, ma anche per la sua statura morale. Solo che dopo quella prima positiva annata, conclusa con l’ultima qualificazione in Champions, sia la squadra rossonera sia Montolivo, out quasi un intero campionato a causa di un grave infortunio, si sono ritrovati in un tunnel dal quale non poteva essere semplice uscire. Il capitano rossonero ci sta riuscendo e ha tutte le intenzioni di portarsi dietro pure il Milan.

Montolivo, la sfida con la Juventus arriva nel momento giusto?

«Sicuramente veniamo da un periodo positivo, sia sul piano dei risultati sia a livello di prestazioni. Ovviamente non può essere sufficiente, perché nella prima parte del campionato abbiamo perso terreno. L’obiettivo è quello di continuare su questa strada e di continuare a migliorarci».

Cosa può rappresentare la gara di domani sera?

«Dopo la vittoria in casa della Lazio, un’altra occasione per compiere un passo in avanti e per dare una dimostrazione di maturità. Sono convinto che il Milan possegga dei valori importanti e lo affermavo anche nei momenti più difficili. Con il lavoro, i valori vengono fuori. Ma occorre avere fiducia in noi stessi e nel nostro allenatore. Abbiamo margini per migliorare. Grazie a Mihajlovic qualcosa è già stato fatto. Ha lavorato tanto per cancellare alcuni punti deboli. Tanto per cominciare, mi vengono in mente i calci piazzati, sia a favore sia contro. E’ chiaro però come ci sia ancora parecchio da fare». [...]

C’è stata una svolta nella sua stagione?

«Sicuramente il derby con l’Inter. Sono rientrato e su di me c’era grande pressione. Avevo tutti gli occhi addosso. E’ vero, abbiamo perso, ma quella serata è stata comunque positiva per il Milan e per me. Da lì in poi ho cercato di dare continuità alle mie prestazioni».

Il rientro ha, di fatto, segnato l’esclusione di De Jong. Com’è il vostro rapporto?

«E’ buono. E’ ovvio che adesso sia lui ad essere penalizzato, ma si tratta di scelte dell’allenatore e non è detto che in futuro non si possa giocare insieme. Sono dinamiche del tutto normali. Come io accettavo certe decisioni prima, lui lo sta facendo ora, con grande professionalità».

A fine anno scade il suo contratto, non sarebbe ora di rinnovare?

«Il mio contratto non è una priorità. La priorità resta il Milan e riuscire a risalire in classifica. Nella mia testa, comunque, esiste la voglia di continuare con questa squadra».

Ma il capitano del Diavolo potrebbe passare alla Juventus?

«Io no di certo (ride, ndr). Nonostante le voci di questa estate, in realtà non c’è mai stato nulla. Tanto più che né io avevo chiesto di essere ceduto e nemmeno la società mi aveva messo sul mercato».

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