Serie A Roma, da Ljajic a Destro: gli ex danno spettacolo

Mentre i giallorossi sono in crisi, molti di quelli che hanno lasciato la Capitale la scorsa estate stanno vivendo un momento d'oro
Valerio Minutiello
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ROMA - L'esultanza di Destro nel pantano di Bologna contro la Roma e poi la sua doppietta al Napoli, le parole di Ljajic da protagonista e primo in classifica all'Inter dopo aver deciso la sfida con il Genoa. E poi i più giovani, tanto amati da Sabatini, che stanno facendo faville in giro. Dalla tripletta di Sanabria con lo Sporting Gijon al gol di Pellegrini con il Sassuolo. Forse a Trigoria, come dice Ljajic, qualcuno comincia un po' a mangiarsi le mani. Per non parlare di Doumbia, che dopo esser rinato a suon di gol a Mosca, non perde l'occasione per dire che nella Capitale non tornerebbe mai.



DZEKO IN DIFFICOLTA' - Mentre la Roma è in affanno, mostrando evidenti limiti in attacco e in difesa, le prestazioni super di quasi tutti i suoi ex hanno il sapore della beffa. Anche perché il vero Dzeko a Roma non si è ancora visto. Il bosniaco, accolto con grandissimo entusiasmo dai tifosi giallorossi, finora ha deluso. Ovviamente non può essere lui il problema, ma con una manciata di gol in più (come ad esempio quello del 2-0 fallito a Torino) qualche chiacchiera sarebbe stata messa a tacere. Doveva essere il bomber che mancava alla Roma dai tempi di Batistuta, l'uomo da 20 gol a stagione. Invece dopo 12 presenze in campionato è fermo a sole tre reti. E dire che la storia era iniziata bene, con il gol decisivo alla Juve nella seconda giornata di campionato.

GLI EX DANNO SPETTACOLO - La crisi che sta vivendo la Roma porta sul banco degli imputati non solo l'allenatore, ma anche la società e le scelte di mercato. Iturbe, bloccato quando era fatto il trasferimento al Genoa, si sta rivelando un flop. Mentre Ljajic, che è partito, è diventato l'uomo imprescindibile nell'attacco dell'Inter prima in classifica andando oltre ogni più rosea aspettativa di Mancini. Destro era partito male, ma con Donadoni è rinato. Nelle ultime due partite giocate ha segnato tre gol, uno proprio contro la sua ex squadra tra l'altro già castigata quando indossava la maglia del Milan. Doumbia a Mosca è tornato a segnare e divertirsi: 11 gol in 13 presenze tra campionato e Champions.


SANABRIA E PELLEGRINI - Poi ci sono i giovani: Sanabria, in prestito allo Sporting Gijon, si è preso la ribalta della Liga con una tripletta, celebrata anche dalla Roma. Il 19enne Pellegrini ha segnato il primo gol in A nella sfida tra Sassuolo e Sampdoria. Il club giallorosso ha ceduto il centrocampista al club emiliano per 1,25 milioni di euro ma ha un diritto per il riacquisto fissato a 7 milioni per giugno e 9 tra un anno e mezzo.

DIFESA, POCHI RIMPIANTI MA... - Capitolo difensori. La Roma dietro balla tantissimo, solo contro Frosinone e Lazio è riuscita a non prendere gol. In Champions ne ha subiti 16 in cinque gare. Con il Torino ha pesato molto l'errore di Rudiger, che poi ha portato al rigore che non c'era. Anche in questo reparto il club giallorosso ha cambiato molto in estate. Astori, non riscattato dal Cagliari, è finito alla Fiorentina dove finora ha collezionato 13 presenze tra campionato ed Europa League, con una media superiore alla sufficenza. Sta vivendo un buon momento, da secondo in classifica, e quando gli hanno chiesto perché non sia rimasto nella Capitale ha risposto: «Chiedete alla Roma». Poi c'è Romagnoli, che però sta facendo una stagione altalenante come quella del suo Milan. Lui e Bertolacci, che hanno portato nelle casse della Roma 45 milioni, non stanno destando nessun rimpianto tra i tifosi giallorossi.

BENATIA - Un giocatore che ha lasciato tanti rimpianti nel reparto arretrato è sicuramente Benatia. Il difensore del Bayern Monaco non ha nascosto di recente la sua voglia di tornare a Roma dove ha lasciato tanti amici. Sabatini ha già bollato l'operazione come "impossibile", ma i tifosi sperano in un colpo di scena a gennaio.


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